Coppa Italia, Roma-Spezia: 2-4 agosto, Fonseca chiude con 2 espulsi

Nei quarti di finale, le azzurre troveranno il Napoli: i giallorossi avevano recuperato dallo 0-2 ma ai supplementari e con due uomini in meno sono crollati

La Roma non esce dall’incubo del derby, lo Spezia ha una notte da sogno e la possibilità di sfidare il Napoli nei quarti di finale di Coppa Italia. I liguri vincono 4-2 all’Olimpico dopo aver preso il 2-0 e disputato i tempi supplementari in 11v9 per la doppia espulsione di Pau Lopez e Mancini, mentre la Roma saluta il primo gol della stagione e, probabilmente, anche alle tante certezze accumulate fino a pochi giorni fa. Con l’aggravante di a sesta modifica vietata dal regolamento che in ogni caso avrebbe provocato la sconfitta al tavolo.

Stivale da incubo

Se l’obiettivo era dimenticare il colpo subito dalla Lazio, la squadra di Fonseca non ci riesce quasi mai. La prima ora di Roma è, infatti, da dimenticare. Non tanto quanto la mole di gioco, perché i giallorossi costruiscono più di poche occasioni (Borja Mayoral divora pochi gol facili), ma in difesa, e con il centrocampista che filtra poco, ballano troppo. E, soprattutto, mostrano molto poco carattere. Anche perché lo Spezia è in una formazione largamente rielaborata (confermati solo Vignali e Maggiore in relazione alla gara di campionato contro il Torino, Nzola è in tribuna), mentre la Roma, pur lasciando Dzeko, Veretout, Karsdorp, Smalling e Ibanez sul Panchina a terra, gente come Mancini, Spinazzola, Villar, Cristante, Pedro e Mkhitaryan. È proprio l’armeno (decimo gol stagionale in 24 presenze) a rimettere a posto segnando, al 73 ‘sul 2-2, mentre lo Spezia inizia a credere nella società nei tempi regolamentari.

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Super spezia

La Roma aveva accorciato le distanze alla fine del primo tempo quando Pellegrini, dentro l’area, è stato eliminato da Ismajli e poi trasformato il rigore successivo. Fino ad allora la Roma era in bambola, sempre con il lattaio del derby, visto che lo Spezia si era portato in vantaggio con un rigore di Galabinov dopo 6 ‘(contatto di Cristante sul Maggiore in zona, forti proteste dei giallorossi) e poi aveva raddoppia al 15 ‘con Saponara, bravo ad approfittare di una brutta uscita in area Roma.

Gli extra

Un inizio da incubo per la squadra di Fonseca (16 gol subiti nelle ultime sette partite), poi durante i 90 ‘riesce a rimettersi in carreggiata, tanto che nell’85’ avrebbe la possibilità di finire la rimonta ma Borja Mayoral spreca, ancora una volta, la rete del successo a porta vuota. Lo Spezia prova ancora il colpo con Piccoli, ma il magnifico stop di Pau Lopez manda in overtime le due squadre. Un ulteriore inizio come peggio non poteva: Mancini viene espulso per fallo a centrocampo (doppietta gialla), neanche un minuto dopo, Pau Lopez, out, spiana il pallone e prende Piccoli. Rosso anche per lui, entra Fuzato, reduce dal prestito di Gil Vicente, e la Roma si ritrova a giocare 9 giocatori (4-3-1). Resiste il primo tempo, al via del secondo arriva il gol dell’ex Verde, che batte di testa Fuzato, poi Saponara chiude i conti segnando il 4-2 con un bel pallonetto. Poco prima della partita, in Rai, Verde aveva detto: “Tornare in questo stadio mi sembra un sogno”. Forse non lo trovava nemmeno così bello. E forse la Roma non se lo immaginava così male, visto che c’è anche la questione della sesta modifica operata da Fonseca per verificare il possibile errore tecnico.

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