I mercati azionari rimbalzano dopo la frenata massima dovuta alla guerra dei vaccini. La produzione nella zona euro riprende

MILANO – 13:00 I mercati azionari europei stanno cercando di riprendersi dopo il crollo di venerdì legato alle tensioni legate al rallentamento della distribuzione di vaccini con Wall Street che si è conclusa la peggiore settimana in assoluto, particolarmente segnata nella storia di Gamestop, con la “guerra” tra piccoli investitori al dettaglio e grandi fondi. A metà seduta gli indici confermano un buon rialzo: Milano rafforzato a + 1,16%, Londra 1,3% di sale, Francoforte 1,5% e Parigi dell’1,4%.

Gli indici supportano anche il sentiment degli investitori PMI nel settore manifatturiero: l’indicatore costruito dalle interviste ai responsabili acquisti delle aziende dell’area euro ha raggiunto a gennaio i 54,8 punti, contro i 54,7 in lettura preliminare e in calo rispetto ai precedenti 55,2 punti. Tuttavia, è ampiamente confermato nel campo dell’espansione economica, cioè sopra i 50 punti. Il dato per l’Italia è di 55,1 punti, sopra le previsioni, e il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, commenta: “Questo è un ottimo segnale, dobbiamo porre fine rapidamente alla crisi di governo”.

Negativi, dalla Germania, i dati sulle vendite al dettaglio sono scesi del 9,6% su base mensile, ben al di sopra del -2,6% previsto e contro il precedente + 1,1%. Su base annua le vendite sono aumentate dell’1,5% contro il + 5% e il 5% stimati a novembre.

Aumenti in linea con quanto visto in Asia, dove tutte le inserzioni si sono evolute positivamente – con Tokyo che chiude a + 1,55%, nonostante il calo della PMI manifatturiera cinese il colpo di stato in Myanmar, con l’arresto del leader Aung San Suu Kyi. A

Dentro propagare torna a scendere sotto i 115 punti dalla chiusura di venerdì, mentre sono in corso le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico e si sta redigendo un tavolo sul programma per ricomporre la maggioranza.Euro è leggermente inferiore e passa di mano a 1.2123 dollari e 126,87 yen. Il dollaro invece è stabile contro lo yen a 104,67.

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Infine le materie prime. Il Olio è aumentato in mattinata: il Texas WTI è salito dello 0,46% a 52,4 $ al barile mentre il Brent del Mare del Nord è salito dello 0,6% a 55,3 $. Monta anche il fileoro, a $ 1.863 per oncia. Per segnalare il rally d’argento che ruba oltre $ 30 l’oncia. Sul Comex ci sono stati rialzi del 13% a 30,35 dollari l’oncia. Un fenomeno considerato come a Il nuovo slot per piccoli commercianti di Reddit dopo l’affare GameStop. Ora l’attenzione è sui soldi e l’hashtag “#silversqueeze” domina su Twitter.

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