Toro, altro caso: c’è il nono positivo, oggi il posticipo del match contro il Sassuolo

In attesa dell’ufficialità, lunedì, la Lega decide per la trasferta con la Lazio. ASL: “Un viaggio rischioso richiede grande cautela, le varianti rappresentano un’importante criticità”

“La tensione è fortissima” ammette senza troppe parole il dottor Carlo Picco, direttore generale dell’ASL Città di Torino. Anche ieri il club del melograno ha dovuto fare i conti con un budget che è nuovamente peggiorato a causa del cluster Covid-19 scoppiato a Philadelphia, con la presenza della variante inglese. Alle otto già positive si è aggiunta una nona, e in questo caso si tratta del settimo giocatore della prima squadra, il cui precedente tampone (lunedì sera) era discutibile. La valutazione dell’epidemia è terminata con i due uomini dello staff. Oggi i convocati della squadra vivranno in isolamento in casa la terza giornata, come disposto dall’Asl Torino 1: la Filadelfia è chiusa a tempo indeterminato, gli allenamenti sono sospesi, la quarantena è imposta dalla legge ai soci, e da questa mattina tutti subiranno un nuovo set di tamponi. Con l’inevitabile timore che le cifre del contagio vengano nuovamente riviste al rialzo. L’entità dell’epidemia ha assunto oramai livelli e dimensioni molto preoccupanti, trasformandosi in un problema legato alla tutela della salute pubblica, su cui orienteranno le prossime decisioni imminenti che saranno le comunicazioni dell’ASL Torino 1. Il primo effetto sulla Scudetto di Serie A sarà il rinvio di Torino-Sassuolo, ormai ad un passo, in programma domani sera alle 20:45 allo stadio Olimpico Grande Torino: la Lega Calcio Serie A, ricevute le ultime notizie dalle autorità sanitarie, lo farà rendilo ufficiale oggi.

Almeno 7 giorni

Più che all’impatto sportivo, quello che al momento ha avuto la priorità è il piano sanitario, vista la forte diffusione del virus e la velocità con cui Covid sta entrando nelle case dei granata. Alcuni degli arti positivi sono sintomatici, non si hanno manifestazioni lievi. Ieri Torino ha ricevuto dalla Asl la scritta cartacea contenente gli obblighi di legge da rispettare, compreso l’isolamento domiciliare per almeno sette giorni per tutti i componenti della squadra. Almeno questo è un aspetto fondamentale: vuol dire che, sulla base dei prossimi controlli, non è escluso che possa essere esteso. Dopo oggi, sabato si svolgeranno i prossimi rilievi: un turno ogni 48 ore. “Ci comportiamo secondo le fasi epidemiche con cui ci troviamo di fronte – ha spiegato a Radio Punto Nuovo e Ansa il dottor Picco -. Di fronte a un cluster con una presenza significativa della variante inglese, come a Torino, con una diffusione sia tra i giocatori che tra i loro parenti, la tensione è molto forte. Controlli e prelievi vengono effettuati giorno dopo giorno per capire se lo spread è stato contenuto: siamo in allerta per la partita contro il Sassuolo ed è possibile che non giocheremo. Se non fosse stato per la variante inglese, non avremmo adottato questa posizione ”.

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Il fattore assente

Poi c’è il livello sportivo e le ripercussioni sul calendario della Serie A. La decisione di posticipare una partita spetta alla Lega Serie A, che prenderà le sue decisioni in base alle comunicazioni che riceverà da ASL. Da Torino. L’orientamento della Lega è quello di procedere passo passo, a seconda dell’andamento del contagio e dei risultati dei prossimi campioni. Oggi riporterà Torino-Sassuolo, lunedì regnerà su Lazio-Torino, in programma il 2 marzo alle 18.30, poche ore prima della fine della 7 giorni di isolamento. Sotto i riflettori c’è anche Crotone-Torino il 7. Per Lazio-Torino peserà anche il “fattore viaggio”: consentire a un gruppo di una quarantina di persone al centro di un’epidemia di Covid di attraversare l’Italia, passando per le stazioni. e aeroporti, possono moltiplicare i fattori di rischio per la salute pubblica. L’ASL Torino prevede di conoscere i rilievi per i prossimi giorni prima di fornire informazioni, ma in attesa l’orientamento è preciso. Come ha spiegato il dottor Picco Giornale: “Ci devono essere imperativi di sicurezza per autorizzare il viaggio da Torino a Roma, in particolare in relazione alla maggiore contagiosità rappresentata dalle varianti e che può costituire un importante elemento di criticità”.

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