“Abbandonato per tre giorni” – Corriere.it

Due bambini piccoli e una donna: uno ha il viso seminascosto dalla sabbia, indossa una combinazione di quelli che più o meno portano i piccoli fino a un anno di vita; un altro ha i piedi nudi e sembra riposare sulla sabbia; la terza foto è di una donna. Queste le foto scioccanti pubblicate su Twitter da Oscar Camps, uno dei fondatori di Open Arms, la ong spagnola che opera nel Mediterraneo per aiutare i migranti. “Sono ancora sotto shock per l’orrore della situazione, bambini piccoli e donne che avevano solo sogni e ambizioni di vita – scrive – Sono stati abbandonati su una spiaggia a Zuwara in Libia per più di 3 giorni. A nessuno importa di loro.

Non si sa quando questi corpi siano arrivati ​​alla spiaggia di Zuwara e non è nemmeno confermato se siano stati rapiti o se siano ancora lì.. Il presupposto però è che siano vittime dell’ultimo naufragio che l’OIM, l’Organizzazione Internazionale dei Migranti, ha confermato nei giorni scorsi: Una cinquantina di dispersi, 33 sopravvissuti che hanno detto che su questa barca partita da Zuwara la notte tra il 18 e il 19 maggio, c’erano una novantina, tra cui molte donne e bambini.


Sunday Alarm Phone ha riportato un’altra angoscia: “Non siamo stati in grado di riconnetterci con le 95 persone bisognose. L’ultimo contatto è stato alle 15:00. Ma sappiamo che la barca è ancora in mare: le prime navi mercantili Brother e Sea Loyaltyála stanno guardando. Temiamo un ritorno illegale in Libia ”. E in attesa di conferme sulle dinamiche di questa ennesima tragedia, va notato che le partenze si sono moltiplicate nelle ultime settimane. Tra gennaio e aprile gli attraversamenti illegali su questa strada sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, raggiungendo quota 11.600, con un incremento del 157% rispetto al dato del 2020. Solo per il mese di aprile gli arrivi sono da 1.500 stati. Solo un mese fa, un naufragio ha causato la morte di 130 persone.

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25 maggio 2021 (modificato il 25 maggio 2021 | 01:08)

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