Specialista in fenomeni profondi diuniverso, professore di astrofisica pressoUniversità di Cagliari, presidente diIstituto Nazionale di Astrofisica che guidava dal 2015. L’astrofisico Nicolò D’Amico, ha detto Nichi, è morto all’età di 67 anni: è stato il promotore del radiotelescopio italiano Radiotelescopio sardo.
Nato a Palermo il 28 giugno 1953, sposato e con una figlia, D’Amico si laurea in fisica presso l’Università degli Studi di Palermo nel 1977. In qualità di presidente dell’INAF si impegna a rafforzare relazioni istituzionali a livello internazionale e con il mondo industriale, spingendo principalmente gli enti di ricerca iniziative astronomiche internazionali proiettato nel futuro.
“Sono profondamente addolorato per la perdita di Nichi D’Amico, un grande scienziato italiano – ha commentato Giorgio Saccoccia, presidente diAgenzia Spaziale Italiana (ASI) – Ci mancherà moltissimo. D’Amico lascia un grande vuoto nel campo delle scienze spaziali, a cui ha contribuito personalmente sia come scienziato di fama internazionale che come presidente dell’INAF, sostenendo la partecipazione di scienziati italiani alle principali missioni scientifiche diAgenzia spaziale europea e di Nasa“.
Grazie alla sua determinazione, Nichi D’Amico ha potuto portare a termine, in collaborazione con ASI, anche l’ambizioso progetto del radiotelescopio Sardegna, che ha dato all’Italia unAntenna da 64 metri, da utilizzare sia come radiotelescopio sia come antenna per missioni spaziali lontane. Per il presidente dell’ASI “rimarrà la figura di Nichi D’Amico un punto di riferimento non solo per chi ha avuto il privilegio di collaborare con lui, ma anche per gli studenti che hanno avuto la fortuna di averlo come insegnante. Nel poco tempo che ho avuto, purtroppo, disponibile a conoscerlo e interagire con lui – ha concluso Saccoccia – ho apprezzato la sua grande professionalità e dedizione, ma soprattutto la sua bella personalità e empatia“.
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