L’Idroscalo Ivo Monti sul Lago di Varano è un pezzo di storia militare italiana, un residuo speciale di archeologia industriale, per molti anni lasciato alla natura, che giorno dopo giorno occupa più spazi, dove crescono alberi sui tetti e mucche nei vecchi edifici cercano alcune ombra.
Bella stazione di servizio
“Vieni alla stazione di servizio ‘Servizio Petrolgas’ di Cagnano Varano sulla SS693, è un posto meraviglioso per incontrarsi”, racconta la nipote di M, che si occupa di conservazione dei monumenti locali. Lo troviamo strano, perché, in nome di Dio, cosa può essere bello in una stazione di servizio. Ma ha ragione, notiamo, quando arriviamo, qui hai una vista meravigliosa sul Lago di Varano e sul mare Adriatico, anche la stazione di servizio stessa è meravigliosa.
Archeologia industriale nel Gargano
Siamo nel nord della Puglia, e insieme a nostra nipote, che vive in questa parte della Puglia, ci godiamo la vista del lago e del mare oltre, gustando un bicchiere freddo di cetrata (limonata ai frutti di cedro) su una terrazza e raggiungere la famiglia al tallone dello stivale. Ci porterà alla vecchia base idrovolante sul Lago di Varano, dove deve essere per lavoro. Mentre guidiamo dietro di lei, ci fa segno di fermarci un momento, “Guarda in lontananza l’antico Idroscalo Ivo Monti” proprio sul bellissimo lago.
Lago di Varano
Il Lago di Varano appartiene alla provincia di Foggia e conta diversi comuni sul lago: Cagnano Varano, Carpino e Ischitella. Con una superficie di circa 60,5 km², è il più grande lago costiero italiano. Google mi dice che è caratterizzato da un’incredibile biodiversità, salici piangenti, eucalipti, pini autoctoni e pini marittimi. Lungo le sponde si possono osservare numerose specie di uccelli: fenicotteri, martin pescatore, cormorani, svassi, aironi, morette, folaghe e beccaccini, mentre le ninfee creano un’atmosfera incantevole.
Arte e mucche
Attraversiamo il caldo e arido terreno oltre trenta fatiscenti edifici in stile coloniale. Ovunque ci sono cardi viola brillante, fiori gialli e fichi, all’interno degli edifici che si suppone siano ammirati. Museo delle arti di stradamurales dai colori vivaci dell’artista locale, Caktus & Maria Artwork, tra gli altri.
Aeroporto d’acqua durante la prima e la seconda guerra mondiale
L’Idroscalo Ivo Monti è stato costruito nel secondo decennio del 20° secolo per contrastare gli attacchi austriaci provenienti da tutto il mare Adriatico. Edifici che furono riutilizzati durante la seconda guerra mondiale dai militari che vi svolsero diverse importanti operazioni.
In questi anni l’aviazione muove i primi passi nello sviluppo militare e in questo caso verso l’idrovolante, che ha permesso di decollare e atterrare senza costruire piste a terra. La presenza del grande lago costiero di Varano e l’ubicazione del Gargano, penisola protesa verso i Balcani, sono stati i motivi principali della scelta di questo luogo. Lo scopo principale degli idrovolanti Varano era quello di esplorare l’area intorno al mare Adriatico, decisione presa da Thaon di Revel (1859-1948), il primo e unico Grand’ammiraglio della Marina Militare Italiana.
La costruzione della base richiese molto tempo e già ampliata durante la costruzione per soddisfare le migliori esigenze, inoltre non era un compito facile costruire in questa zona paludosa. La malaria uccise molti lavoratori e le comunicazioni o le infrastrutture esistevano a malapena.
Chi era Ivo Montic
Ma finalmente è arrivata la base militare degli idrovolanti, al posto di San Nicola Imbuti nel Gargano. Il complesso doveva ospitare l’addestramento dei piloti per gli squadroni attivi nel mare Adriatico durante la prima guerra mondiale, ma anche come punto di sosta e riparazione.
Il primo volo avvenne nel 1916. Il nome della base deriva da Ivo Monti, pilota morto il 6 giugno 1918 durante un volo di ricognizione. Dopo la prima guerra mondiale molte truppe di stanza furono spostate, ma durante la seconda guerra mondiale fu di nuovo completamente equipaggiata.
Chiesa di Santa Barbara per una “Preghiera”
In lontananza si trova una chiesetta appartenente al complesso, la chiesa di Santa Barbara, dedicata a Santa Barbara, protettrice di tutti coloro che entrano in contatto con il fuoco e le armi, edificata nel 1915-1920.
Il Caciocavallo Podolico, un formaggio unico
Lascio M. con la nipote, mentre loro sono intenti a parlare di progetti futuri per il resort, e mi incammino verso il suono dei campanacci per fotografare le mucche e i vitelli, il latte da cui si ricava il buonissimo Caciocavallo Podolico, una presidenza Slow Food prodotto. È un’antica razza originaria dell’Ucraina, una regione chiamata Podolia. La razza bovina si è adattata bene ai terreni aspri del Gargano, pur essendo in grado di resistere ad ambienti estremi e temperature rigide. Le vacche podoliche non vivono in stalla: sono allevate allo stato brado o semibrado; si nutrono delle erbe della macchia mediterranea da cui catturano tutte le essenze che poi trasmettono al formaggio attraverso il latte. Più tardi, compreremo parte del formaggio da un contadino che alleva queste mucche.
Intorno al Lago di Varano
Cagnano Varano, il paese del benzinaio occupa una posizione dominante sul Lago di Varano, e se si osserva da vicino si possono ancora vedere resti della cinta muraria e alcuni edifici religiosi, tra cui il monastero di San Francesco del XIII secolo, la pittoresca grotta di Sant’ Michiele, dove la leggenda narra che apparve l’Arcangelo Michele. Nella parte più antica del paese si trova la Chiesa di Santa Maria della Pietà, risalente al XV secolo e successivamente ampliata nel XVII secolo. Cagnano Varano fu una delle prime residenze del Gargano. Dirigiti verso Ischitella, un villaggio collinare nel Parco Nazionale del Gargano per una vista mozzafiato sul Lago di Varano e sul Mare Adriatico. La parte più antica del paese ha strade strette e basse case bianche, alcune addossate l’una all’altra. Il Monastero di San Francesco, la Chiesa di Sant’Eustachio e la Chiesa dei SS. Annunziata, fu edificato originariamente intorno al X secolo, il palazzo Cata e il castello risalgono al XII secolo.
Carpino, uno dei Borghi più belli d’Italia
Carpino è nota per i suoi fagioli (fava), le olive e l’olio. È un piccolo gioiello situato tra i vasti boschi dell’Umbra e il Lago di Varano. Sono ancora visibili i ruderi dell’imponente castello normanno-svevo e due chiese che presentano ancora in parte motivi barocchi. Si torna indietro di 1000 anni alle origini di Carpino, quando gli ultimi abitanti dell’antica Uria si rifugiarono nei boschi di carpino lungo il Lago di Varano. Il centro storico è unico dal punto di vista architettonico. Le case sembrano addossate l’una all’altra e le strade sono vicoli con scale, fiancheggiati da caratteristici balconi detti “Mugnal”. In cima ad una scalinata in Piazza del Popolo si trova la Chiesa di San Cirillo, originariamente oratorio dal 1310 e poi ricostruita nel 1770 in stile barocco. Questa chiesa, che esisteva come oratorio dal 1310, fu ammodernata nel 1770 e poi acquisì uno stile barocco. Sul fianco dell’edificio è ancora visibile l’antico portale romanico, che in origine era l’ingresso principale. Carpino è nota soprattutto per un evento dedicato alla Musica popolare italiana che si tiene ogni anno, la prima decade di agosto.
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