Alitalia non volerà più Malpensa dal 1 ottobre. Le voci che circolano dagli ambienti aeroportuali, se confermate, rappresenterebbero a fase storica per uno dei principali aeroporti italiani e per la compagnia di bandiera, interrompendo così a storia di oltre 70 anni.
Gli ultimi due voli della compagnia, che collegano l’aeroporto in provincia di Varese una Roma Fiumicino, verranno cancellati e, per quanto ne sappiamo, non verranno nemmeno segnalati da Linate. È la prima volta dall’inaugurazione dell’aeroporto delle Landes nel 1948 che la compagnia di bandiera rimarrà senza voli da Malpensa.
Quindi potrebbe essere un furto Az01023, che decollerà da Malpensa per Fiumicino il 30 settembre, l’ultima della compagnia italiana dall’aeroporto lombardo. Le ragioni di questa scelta sono da ricercare nella mancata ripresa del traffico intercontinentale. Il collegamento tra il secondo e il primo aeroporto italiano è stato infatti utilizzato principalmente come a Bus navetta per i passeggeri provenienti principalmente da New York e Tokyo. Ma c’è anche chi sottolinea che non sarebbe la prima volta che Alitalia ha rimosso questo tipo di navetta tra Milano e la Capitale. Interrotto il 1 ° gennaio 2017, il collegamento è stato poi ristabilito da aprile 2018 con quattro voli al giorno, poi diviso per due con la crisi innescata dal Covid. Amarezza tra gli iniziati di Malpensa 2000, il nuovo terminal inaugurato nel 1998 e che doveva essere una base operativa di Alitalia e immaginato come un hub intercontinentale.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come adesso
abbiamo bisogno di voi.
In queste settimane di pandemia, noi giornalisti, se facciamo coscienziosamente il nostro lavoro, stiamo svolgendo un servizio pubblico. Anche per questo, ogni giorno su ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, informazioni esclusive, interviste agli esperti, sondaggi, video e molto altro ancora. Tuttavia, tutto questo lavoro ha un costo economico elevato. La pubblicità, in un momento in cui l’economia è ferma, offre un reddito limitato. Non in linea con la rampa di accesso. Ecco perché chiedo a coloro che leggono queste righe di sostenerci. Per darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino a settimana, indispensabile per il nostro lavoro.
Diventa un utente dell’assistenza clicca qui.
grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER LA LETTURA GIÀ XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ma ora siamo noi che abbiamo bisogno di te. Perché il nostro lavoro ha un costo. Siamo orgogliosi di poter offrire ogni giorno centinaia di nuovi contenuti gratuitamente a tutti i cittadini. Ma la pubblicità, in un momento in cui l’economia è ferma, offre un reddito limitato. Non in linea con il boom degli accessi a ilfattoquotidiano.it. Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino a settimana. Una somma modesta ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa un utente dell’assistenza!
Con gratitudine
Peter Gomez
Articolo precedente
Coronavirus, rapporto ISS: “L’età media aumenta, le infezioni sono in famiglia. Graduale peggioramento della situazione, aumentano i ricoveri “
“Fanatico del caffè. Introverso. Organizzatore. Amichevole fanatico della birra. Tipico risolutore di problemi.”
You may also like
-
iGaming: una guida per principianti
-
La scienza delle friggitrici ad aria: i meccanismi d’azione
-
La storia delle friggitrici ad aria: come hanno cambiato la cucina casalinga
-
Concerti virtuali: trasformare le esibizioni di musica dal vivo
-
Gruppo Salcef, nuovi contratti in Italia per 150 milioni di euro