La società madre di Facebook, Meta, utilizza algoritmi. Un algoritmo è un tipo di formula che determina ciò che un utente vede o non vede. L’obiettivo è mantenere gli utenti sulla piattaforma il più a lungo possibile.
Secondo Amnesty International, gli algoritmi di Facebook “hanno scatenato una tempesta di odio contro i Rohingya che hanno contribuito alla violenza”.
Amnesty International sostiene, tra le altre cose, che persone legate all’esercito birmano “hanno inondato la piattaforma di messaggi anti-musulmani”. I Rohingya sono stati anche descritti come “invasori”.
Un portavoce di Meta ha detto a NU.nl che la società “sostiene gli sforzi per ritenere l’esercito del Myanmar responsabile dei suoi crimini contro i Rohingya”.
Meta aggiunge che l’azienda sostiene diverse iniziative anti-odio contro i Rohingya. Il portavoce non ha immediatamente commentato il rapporto pubblicato.
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