Gianmarco Tamberi timbra il cartellino e si qualifica per la finale di salto in alto alle Olimpiadi Tokyo 2021. L’azzurro raggiunge il traguardo minimo del giorno prima e conquista il diritto al rientro in banchina domenica 1 agosto (12:10 ora italiana), quando inseguirà la medaglia in cinque cerchi. Per sua stessa ammissione non è stata una corsa encomiabile ei salti non sono stati superlativi, ma l’importante era superare le qualifiche e l’obiettivo è stato raggiunto senza dover esagerare. I marchigiani hanno superato 2,28 al secondo tentativo, dopo aver commesso l’unico errore della sua giornata (in precedenza 2.17, 2.21, 2.25 al primo tentativo).
Nono posto per gli azzurri, ma tutti ammessi saltati con la stessa misura: tredici qualificati per la finale, si è deciso di non andare avanti alle 14:30 (regola fissata il giorno prima) per scremare ulteriormente la lista a 12 partecipanti. Si tratta della prima finale olimpica in carriera per il 29enne, assente da Rio 2016 a causa del grave infortunio subito alla vigilia di Montecarlo (la notte in cui ha stabilito il record dell’ Italia 2.39) e che a Londra 2012 è stato eliminato in qualifica. . Tra qualche giorno, dovremo sicuramente migliorare la qualità della tua azione se vuoi davvero lottare per un posto sul podio. Il rinomato Mezza rasatura sembra non aver registrato perfettamente lo slancio e non appare completamente fluido mentre si avvicina al bar, ma il suo talento naturale potrebbe facilmente permettergli di girarsi bruscamente.
Il russo ha firmato il percorso chiaro Mikhail Akimenko, il qatarino Mutaz Essa Barshim (campione del mondo) e il canadese Django lovet. Hanno anche impressionato “Mister Salto” Juvaughn harrison (l’americano che si vedrà anche nel salto in lungo con ambizioni importanti), il neozelandese Hamish Kerr e l’australiano Brandon Starc. Passano anche il giapponese Naoto Tobe, l’americano Shelby McEwen, il sudcoreano Sanghyeok Woo, il britannico Tom Gale. Due big annunciati il giorno prima, ovvero il russo, sono un po’ confusi Ilya Ivanyuk (2.37 in stagione e salvata per il berretto rotto) e il bielorusso Maksim Nedasekau (2.37 nel 2021, Campione Europeo Indoor che batte Tamberi in un memorabile duello finale).
Spiccano le eliminazioni davvero lussuose: l’ucraino Andriy Protsenko (staff di 2.40 e 2.34 per la stagione), il messicano Edgar Rivera, il siriano Mahjd Eddin Ghazal (bronzo ai Mondiali 2017), il tedesco Mateusz Przybylko (campione europeo outdoor nel 2018), il bahamiano Donald Thomas rumorosamente a 2,28 (Protsenko, chiude a 2,25) e 2,24 (gli altri, si fermano a 2,21). I nostri Stefano Sottile ha esordito superando 2.17, ma poi ha commesso due errori a 2.21 e decise di ritirarsi, affermando che aveva difficoltà a camminare.
Gianmarco Tamberi ha detto ai microfoni della RAI: ”Oggi l’importante era qualificarsi, ma non è stata una bella gara. Ho avuto ottime sensazioni durante il warm up, poi ho dovuto cambiare i chiodi. I salti sono stati tutti brutti, dal primo all’ultimo. Era stato meglio in allenamento. L’importante è saltare bene in finale. Ho dato la mia anima per essere qui negli ultimi anni: se ripercorro tutto è stato un percorso senza fine, sono molto felice di essere lì a giocare le mie carte“.
Foto: Lapresse
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