aumenti di stipendio immediati

Tagli fiscali e benefici sociali. Il primo passo della riforma fiscale parla il linguaggio dell’agevolazione.

Lo stipendio di Draghighi
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E se ad agosto non fosse solo il caldo a fare i conti? Contrariamente alla credenza popolare, il mese del sole cocente potrebbe non corrispondere al riavvio della macchina fiscale ma, al contrario, riserva delle buone sorprese. Modifiche al decreto Sostegni bis ha rivisto la maggior parte delle misure di sostegno il benessere del Paese, in alcuni casi rafforzando le misure esistenti. È il caso, ad esempio, dei contributi a fondo perduto, nonché del rifinanziamento della legge Sabatini a sostegno delle piccole e medie imprese. Tuttavia, la notizia sta arrivando per tutti.

Per i contribuenti della classe media, con redditi compresi tra 28mila e 55mila euro lordi, ci sarà una riduzione delle tasse. Il target di riferimento è di almeno 7,5 milioni di italiani soggetto alla terza aliquota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Ma non solo. Tra i benefici che arriveranno, ci sarà anche un ulteriore incentivo sullo stipendio, portato proprio dall’abbassamento dell’imposta sul reddito. Un tentativo del governo di alleggerire l’onere di far ripartire la macchina del fisco dalle spalle dei contribuenti.

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Agosto, c’è l’aumento di stipendio: ecco la riforma fiscale

Una strategia su cui il governo sta effettivamente lavorando da mesi. Le commissioni Finanze di Camera e Senato stanno cercando di mettere a punto la riforma fiscale, anche se al momento non è chiaro come si svilupperà. Certo, il vantaggio di un rafforzamento della massa salariale sarà importante anche per le aziende che finalmente faranno a meno dell’Irap. Come dire che, anche se un testo ufficiale non è ancora pronto, la riforma fiscale inizia a prendere forma. La revisione dell’Irpef, in ogni caso, potrebbe essere compensata dalla restituzione di un bene che, in questi termini, non si vedeva da quasi trent’anni. Da aggiungere anche una flat tax.

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In sostanza, la riduzione delle tasse si sposterà dall’istituzione di un nuovo assetto fiscale, che sarà da un lato abolito per essere ripristinato dall’altro, con l’obiettivo di raggiungere una pace più duratura una volta che l’economia si sarà ripresa. A questo proposito rimane anche l’eliminazione delle fatture fiscali. Le Commissioni stanno lavorando in questa direzione e l’approvazione del primo progetto di riforma rende più ottimisti i tempi. L’orizzonte resta il 31 luglio 2021. Ma mantenere qualche riserva è quantomeno legittimo.

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