Aumento delle diagnosi di Hiv, il 31% riguarda gli over 50. Molti scoprono la positività quando è già troppo tardi… – Hamelin Prog

Aumento delle diagnosi di Hiv, il 31% riguarda gli over 50. Molti scoprono la positività quando è già troppo tardi… – Hamelin Prog

L’HIV ancora colpisce senza tregua nonostante possieda una minor paura rispetto agli anni passati. Questo virus, che ha causato così tante sofferenze nel corso degli anni, sembra non volersi arrendere mai e continua a mietere vittime anche dopo la pandemia da Covid-19.

Negli ultimi due anni, dopo un periodo di costante diminuzione, l’incidenza dell’HIV sta nuovamente aumentando. Questa tendenza preoccupante sta mettendo in allarme gli esperti, che stanno cercando di capire le ragioni di questo incremento.

Fortunatamente, l’incidenza dell’HIV in Italia è inferiore rispetto alla media europea. Nonostante ciò, il numero di nuove diagnosi non può essere ignorato, soprattutto considerando che le persone con più di 50 anni stanno rappresentando una quota sempre più alta. Nel 2015, questa fascia di età rappresentava solo il 20% delle nuove diagnosi, mentre nel 2022 è salita al 31%.

Ancora più preoccupante è il fatto che più della metà delle persone scoperte positive nel 2022 erano già in fase avanzata di malattia. Questo indica chiaramente che le diagnosi tardive dell’HIV sono più comuni tra le persone sopra i 50 anni, mostrando una mancanza di consapevolezza e screening precoce.

Nel 2022, sono state registrate in Italia 1.888 nuove diagnosi di HIV, un aumento del 2% rispetto all’anno precedente e addirittura del 34% rispetto al 2020. Le regioni con i tassi più alti di nuove diagnosi sono state il Lazio, la Toscana, l’Abruzzo e la Campania.

La maggior parte delle nuove diagnosi riguarda i maschi e i rapporti sessuali sono la principale modalità di contagio. È quindi fondamentale promuovere l’educazione sessuale e l’utilizzo del preservativo per prevenire la diffusione dell’HIV.

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Il numero di persone che vivono con l’HIV è in costante aumento, passando da 127.000 nel 2012 a 142.000 nel 2021. Questo dato dimostra che, nonostante gli sforzi per combattere la malattia, la lotta contro l’HIV è ancora tutt’altro che conclusa.

Nel 2022 sono state notificate 403 nuove diagnosi di AIDS, con un’incidenza di 0,7 casi ogni 100.000 abitanti. Anche nel caso dell’AIDS, vi è un ritardo nella diagnosi per la maggior parte delle persone, il che mette in evidenza la necessità di promuovere i test dell’HIV e l’accesso alle cure per tutti.

Purtroppo, non sono disponibili ancora i dati relativi ai decessi per AIDS nel 2022, ma nel 2020 sono stati registrati 528 decessi, un numero che si è mantenuto stabile dal 2014. Questo indica che nonostante i progressi nella terapia antiretrovirale, l’AIDS continua a rappresentare una minaccia per la vita delle persone infette.

L’HIV è una malattia silenziosa ma devastante che richiede un impegno costante nella prevenzione, nella diagnosi precoce e nell’accesso alle cure. È fondamentale continuare a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e del test dell’HIV, così da poter contrastare efficacemente la diffusione di questa malattia che continua a colpire senza sosta.

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