Scoperta inquietante mercoledì pomeriggio in via Tito Speri, a Prati. Un rudimentale dispositivo, costituito da una bomboletta spray contenente polvere da sparo e oggetti metallici, con fili elettrici, e sembra un fusibile che potrebbe essere stato acceso e poi spento, è stato notato alle 18 uscire dal cofano della sua Smart da Marco Doria, già presidente dell’Associazione per la Difesa delle Ville e dei Parchi Storici di Roma, nominato dal Comune nei mesi scorsi e già sotto tutela per minacce ricevute a seguito del suo impegno denunciare l’occupazione degli edifici storici di Villa Pamphilj e il degrado di statue e fontane. Doria è anche un principe discendente dall’antica famiglia romana.
Sul posto sono intervenuti gli attentatori della polizia, così come i vigili del fuoco e il 118, che hanno circondato l’area mentre gli specialisti dell’antideflagrante hanno preso in consegna il box che era stato posizionato all’altezza del motorino del tergicristallo del cittadino: non è chiaro se potrebbe davvero esplodere. Nel frattempo, la prefettura potrebbe aver già avviato le procedure per la revoca della protezione contro i Doria. Momenti di apprensione anche tra i tanti tifosi diretti allo stadio Olimpico per la partita Italia-Svizzera valida per gli Europei di calcio: le strade intorno a via Speri sono state transennate in attesa della conclusione delle indagini della polizia.
16 giugno 2021 | 20:08
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