Si tratta di soldi molto meno di quelli che gli avvocati avevano chiesto: volevano vedere 10 milioni di euro dal governo regionale.
Le cose andarono male il 22 giugno 1989, quando Antonella e un’altra bambina, Lorena, nacquero in rapida successione in un ospedale di Canosa di Puglia. Sono stati dati ai genitori sbagliati.
Abusato
Per anni, l’errore è rimasto nascosto. Antonella stava lottando in casa. È stata maltrattata ed è andata a vivere con i suoi nonni prima di essere adottata.
“Questo denaro non cambia quello che è successo, non mi restituisce il mio passato”, ha detto la donna, secondo il quotidiano italiano. La Repubblica contro il giudice della città di Trani, nel sud della Puglia.
Lorena inoltre non ha sviluppato un buon rapporto con le persone che pensava fossero i suoi genitori per anni. Lei chiede anche 5 milioni di euro di danni, scrivono i giornali italiani. Non è stata ancora rilasciata alcuna dichiarazione in merito.
Certezza dopo il test del DNA
La confusione è stata scoperta qualche anno fa quando la vera famiglia di Antonella ha visto una sua foto sui social e ha notato quanto la donna somigliasse a loro. Un test del DNA ha poi portato certezza. Ne è seguita una battaglia legale, che ora ha portato a un risarcimento per un totale di 1 milione di euro.
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