Canoni Rai, morosità: esenzioni e cancellazioni

Spoke fee, non dobbiamo pagarla, ma forse non lo sapevamo: ecco tutte le modalità per essere esentati

Intesa Sanpaolo Panasonic TV
Foto di Andrés Rodríguez da Pixabay

Se hai una TV in Italia, in realtà devi pagare il Canone Rai. E va bene, se magari passiamo pochissimo tempo sui canali Rai. Nessuno lo verificherà, ma la tassa è ancora pagata. Per questo motivo il canone Rai non è visto molto bene da molti utenti che amano guardare la TV.

Sono tante le novità che stanno investendo nel nostro Paese, nel mondo della televisione. Non si tratta solo di tasse e, ad esempio, c’è chi è interessato a saperlo come far ripartire il bonus rottamazione. Quello che poi non piace particolarmente agli italiani è che la tassa sul canone Rai viene riscossa direttamente dal 2016, con la maggiorazione che riguarderà la bolletta della luce.

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Canon Rai: c’è un modo per dirsi addio?

L’addio sembrava essere arrivato per decisione del governo, e poi il voltafaccia. La totalità è durata poco e nel frattempo resta in conto. In effetti, la royalty è una tassa sul possesso di apparecchiature dedicate alla ricezione del pubblico radiofonico e televisivo e non è nemmeno una cifra ridicola. Infatti, ogni anno con esso perdiamo 90 euro, che si perdono nelle bollette tra gennaio e ottobre.

Ma tutti devono pagare? Infatti, se non hai una TV, non devi pagare, quindi c’è la possibilità di compilare sul web un modulo che deve essere inviato all’Agenzia delle Entrate. Tale modulo dovrà poi essere inviato con il metodo PEC, a [email protected]; oppure anche con lettera raccomandata a: Agenzia delle Entrate – Torino Ufficio 1, SAT – Ufficio Abbonamenti TV – Poste 22 – 10212 Torino. Questo può essere fatto anche da un Caf.

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Fortunatamente, le tariffe sono solo per l’indirizzo di casa, questo significa che se abbiamo due o più case non dovremo pagare per ogni TV che possediamo. Per l’esenzione, è sempre una buona idea assicurarsi di non essere distratti e possedere invece una TV. L’Agenzia effettua numerosi controlli per questi casi. Ma se solo li avessi pc o tablet, attraverso il quale guardiamo la televisione, non dovremo pagare questa tassa.

Esistono, infine, categorie di cittadini che possono richiedere il rimborso delle spese, e queste sono:

  • Candidato di età superiore a 75 anni e reddito annuo non superiore a 8.000 euro;
  • Utente diplomatico o militare straniero;
  • Se c’è stato un doppio pagamento da parte del richiedente e di un altro familiare;
  • Mediante autocertificazione di non possesso di televisori;
  • Tutti gli altri motivi, specificati in dettaglio nella richiesta di rimborso.

sono poi esonerare, invalidi civili in casa di riposo; uomini delle forze armate; gli uomini delle forze NATO; diplomatici e consoli stranieri; attività in cui vengono eseguiti lavori di riparazione sui televisori.

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