c’è l’offerta CDP. Accordo con Atlantia chiuso?

Autostrade per l’Italia: il file potrebbe trovare una svolta in queste ore.

CDPha infatti presentato ufficialmente l’offerta per l’acquisizione dell’88,06% di Aspi. Oggi, martedì 20 ottobre, è un giorno cruciale per Atlantia, che dovrà riunire il proprio Consiglio di Amministrazione per esaminare la proposta di Cassa depositi e prestiti.

Se lo schema proposto dalla CDP verrà accettato dal consiglio di amministrazione della holding Benetton, la complessa vicenda delle concessioni autostradali potrebbe finalmente trovare una soluzione.

Le azioni di Atlantia, già sotto i riflettori ieri in Piazza Affari, genereranno interesse anche oggi.

Atlantia: oggi in esame l’offerta CDP. Cosa sta progettando?

Il Consiglio di Amministrazione di CDP Equity ha autorizzato la presentazione dell’offerta di acquisto delle azioni Aspi detenute da Atlantia.

Più precisamente si tratta dell’operazione di presa di possesso del88,06% di Autostrade per l’Italia. Secondo quanto emerge dalla nota di Cassa Depositi e Prestiti, l’acquisizione prevede anche la partecipazione di Pietra nera Partner infrastrutturali e Macquarie Infrastrutture e beni reali.

Ecco la comunicazione:

“L’operazione prevede anche la sottoscrizione di un foglio di termine finalizzato a regolamentare i principali termini e condizioni e accordi di governance di una società di nuova costituzione in cui CDP Equity come primo azionista, Blackstone e Macquarie, che verranno utilizzati per effettuare l’investimento “

Cassa Depositi e Prestiti deve verificare 40% Azioni Aspi, il resto dovuto ad azionisti esteri. La questione ha già suscitato polemiche politiche da parte delOpposizione del governo, a chi non piace la presenza di soggetti stranieri nella compagnia autostradale.

Nella nota si precisa inoltre che è intenzione della CDP proporre ad Atlantia la sottoscrizione di un protocollo di accordo prima del 28 ottobre. L’obiettivo è raggiungere un accordo sui termini e le condizioni della transazione.

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E ‘inoltre opportuno rinviare la riunione della holding Benetton prevista per il 30 ottobre, durante la quale si sarebbe dovuto discutere la scissione, al fine di favorire un efficace e rinnovato confronto tra le parti.

Riflettori accesi Atlantia, quindi, in attesa di capire se ci sono davvero le condizioni per concludere l’accordo.

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