C’è un confronto giudiziario tra Polonia e Unione Europea

Tra mercoledì e giovedì c’è stato un grave confronto giudiziario a distanza tra la Corte di giustizia dell’Unione europea, principale organo giudiziario dell’Unione, e la Corte costituzionale polacca, il tribunale più importante della Polonia, dopo quest’ultimo aveva stabilito l’incostituzionalità dell’applicazione delle ordinanze della Corte di giustizia dell’Unione europea al sistema giudiziario polacco.

In questo modo la Corte polacca ha negato l’autorità della Corte di giustizia dell’Unione, aprendo una grave crisi che, secondo alcuni esperti, potrebbe portare a un conflitto difficile da sanare tra Polonia e Unione Europea.

Lo scontro tra i due tribunali riguarda un organismo – la cosiddetta sezione disciplinare della Corte suprema – istituito dal governo polacco nel 2017 per indagare sugli aborti dei giudici. La sezione disciplinare ha poteri molto ampi e ha, tra l’altro, il potere di avviare procedimenti penali contro i giudici polacchi. Secondo la Corte di giustizia dell’Unione, questo organo non è imparziale e minaccia lo Stato di diritto e l’indipendenza della magistratura. La Corte di Giustizia Europea si occupa da anni della Sezione Disciplinare polacca e, mercoledì, ha anche reso un ordine provvisorio (denominato “provvedimento provvisorio”) per bloccarne le attività.

Poche ore dopo, tuttavia, la Corte costituzionale polacca (che secondo l’opposizione era composta da magistrati fedeli al governo) ha stabilito che le misure cautelari della corte non sarebbero compatibili con la costituzione polacca. Questa decisione è piuttosto grave, perché di fatto ignora l’autorità della Corte di giustizia. Secondo i trattati europei, la Corte di giustizia ha il primato sui giudici nazionali, e negarlo equivale a rimettere in discussione uno dei principi fondanti dell’Unione.

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Lo ha ribadito mercoledì anche una portavoce della Commissione europea, che si è detta molto preoccupata per la reazione della Corte costituzionale polacca: “L’Unione europea ha il primato sul diritto nazionale e su tutte le decisioni della Corte di giustizia europea. – sono vincolanti per i giudici e le autorità degli Stati membri”.

Secondo Manfred Weber, capogruppo del Partito popolare europeo, la decisione della Corte costituzionale polacca è molto preoccupante e mostra che il governo polacco è vicino all’uscita dall’Unione.

Infine, giovedì, la Corte di giustizia dell’Unione ha stabilito che l’intero sistema disciplinare adottato dal governo polacco nei confronti dei giudici è totalmente incompatibile con il diritto europeo, e deve essere smontato. L’ultima mossa è separata dalle misure provvisorie adottate mercoledì, ma è stata comunque vista come un’evoluzione della controversia legale stessa.

Questo scontro fa parte di una più ampia disputa tra la Polonia e l’Unione Europea sullo stato di diritto e il diritto dell’Unione di interferire con le leggi polacche quando violano i diritti fondamentali. Tra gli altri, il governo polacco Chiese la Corte costituzionale per valutare se altre parti dei trattati europei siano compatibili o meno con la costituzione del Paese: l’intenzione del governo è “stabilire la supremazia della costituzione polacca sul diritto europeo”.

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