di tutti
19:00.
di
Pensano solo ai soldi. Il che è importante, per carità, ancora di più nel calcio odierno oberato di debiti. Ma è serio e triste – particolarmente triste – questa 29 maggio, anniversario della strage dell’Heysel, Ceferin ha parlato di Superlega, minacciata con misure gravi Real, Barcellona e Juve, e non trovai il tempo di mandare lo straccio da un pensiero a 39 vittime di una delle più grandi tragedie che il calcio e lo sport abbiano mai conosciuto.
Da 30 anni non si giocava la finale di Champions League – poi Coppa dei Campioni – il 29 maggio. L’unica circostanza in cui è caduta in quella maledetta data, dal momento che 1985 a Juve-Liverpool da, era in 1991 a Bari la Stella Rossa ha battuto il Marsiglia ai rigori. Quindi basta, fino a ieri. Era davvero impossibile ricordare le vittime? Un minuto di meditazione sarebbe stato appropriato prima Chelsea-City, ma nella partita imminente sarebbe bastato il ricordo di Ceferin.
Certamente no, il presidente UEFA era troppo impegnato a combattere per contrastare chi non vuole rinunciare all’idea di super lega. Intendiamoci, in questo caso Ceferin ha ragione e ci siamo già espressi contro questa manifestazione folle e antisportiva. Tutto ancora sarebbe stato più umano se avesse rivolto un pensiero pubblico alle 39 vittime dell’Heysel. Ma l’umanità non è di questo calcio, ovviamente.
@steagresti
“Cade molto. Piantagrane. Creatore totale. Appassionato di caffè. Pioniere orgoglioso del bacon.”
You may also like
-
L’universo ludico dai primi giochi più antichi alle grafiche digitali dei casinò online
-
Addio Allegri: Dopo la Juventus, lascio una squadra vincente. Litigio con Giuntoli durante la festa – la Repubblica
-
Christillin: Il controllo del governo nel calcio? Da Fifa e Uefa, no a ingerenze. Club e Nazionale rischiano lesclusione
-
Udinese-Napoli 1-1: Success risponde a Osimhen, gli azzurri regalano un punto a Cannavaro
-
Il Milan alla ricerca dell’allenatore giusto