Ceuta, Marocco rafforza i controlli alle frontiere – Mondo

Dopo due giorni di estrema tensione al confine tra il Marocco e l’enclave spagnola di Ceuta, la situazione sembra ora più tranquilla: la polizia marocchina è intervenuta nelle ultime ore il contenimento dei tentativi di ingresso dei migranti in territorio spagnolo. Ma molti sembrano ancora disposti a provare, secondo quanto riferito dal luogo.

E 5.600 migranti sugli 8.000 circa giunti nell’enclave spagnola di Ceuta tra le prime ore di lunedì e martedì sono già rientrati in Marocco. Lo scrive El País citando fonti del ministero dell’Interno spagnolo. Questa cifra include coloro che sono stati respinti dopo aver attraversato irregolarmente il confine e coloro che hanno lasciato Ceuta volontariamente.

Oggi e domani sono in Tunisia con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. L’UE deve collaborare con i paesi partner per ridurre le partenze irregolari, gestire la migrazione ed esaminare le cause, in particolare le conseguenze economiche della pandemia “, ha affermato il commissario europeo per gli affari interni Ylva Johansson, su Twitter.

L’Europa “non si farà intimidire da nessuno” sulla questione dei migranti, ha dichiarato ieri la vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas interrogata dalla radio spagnola in riferimento alla vicenda Ceuta. “L’Europa non sarà vittima della tattica”, ha aggiunto.

“Non accetteremo alcun tipo di ricatto o che la nostra integrità territoriale venga messa in discussione“: questo è il messaggio dalla Spagna al Marocco in relazione alla crisi nell’enclave di Ceuta, dove 8mila migranti sono arrivati ​​in due giorni a causa della mancanza di controlli sul lato marocchino del confine. Lo ha detto il ministro della Difesa Margarita Robles ai media iberici, aggiungendo che quello che è successo è stato “un attacco” al confine “non solo della Spagna, ma anche dell’Unione europea”.

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Diverse Ong attive nel campo della migrazione in Spagna hanno espresso la loro “preoccupazione” per i “rifiuti espliciti” attuati in risposta all’arrivo di migliaia di migranti nell’enclave spagnola. “Molte persone vengono rimpatriate in virtù di un accordo tra Spagna e Marocco che consente il rifiuto esplicito, contrario al diritto internazionale”, si legge in una dichiarazione della Commissione spagnola per l’assistenza ai rifugiati e di altre organizzazioni. Con l’espressione respingimento “ espresso ” o “ a caldo ” si intendono quelli che sono stati effettuati senza aver precedentemente svolto i processi di identificazione dei migranti e le procedure amministrative o giudiziarie relative al caso specifico, ad esempio per controllare se la persona che ha attraversato il confine ha il diritto di richiedere asilo. Una sentenza della Corte costituzionale spagnola ha stabilito lo scorso anno che questi rifiuti rapidi sono legali se eseguiti in modo personalizzato (con l’identificazione e il rispetto della procedura giudiziaria corrispondente, inclusa la presenza di un avvocato), spiega il controllo dei fatti di Newtral piattaforma.

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