ChatGPT di nuovo disponibile in Italia dopo il ban

ChatGPT di nuovo disponibile in Italia dopo il ban

Gli italiani possono utilizzare nuovamente ChatGPT nel proprio paese. Il regolatore aveva precedentemente vietato il chatbot perché raccoglieva illegalmente dati personali e quindi violava la privacy degli utenti. Gli sviluppatori hanno apportato modifiche in modo che il programma non violi più le regole sulla privacy.

chi segnala il Garanzia per la protezione dei dati personali (GPDP). Un comunicato stampa.

Incertezze sulla raccolta e il trattamento dei dati personali

A fine marzo, l’ente per la privacy italiano ha bandito ChatGPT. OpenAI, la società tecnologica statunitense che ha creato ChatGPT, non è stata aperta e onesta su quali dati ha raccolto dagli utenti e per quali scopi.

Inoltre, non esisteva alcun filtro che controllasse l’età degli utenti, esponendo potenzialmente i minori a contenuti inappropriati. Infine, c’era incertezza sulla base giuridica su cui il chatbot raccoglieva ed elaborava i dati personali per addestrare gli algoritmi del programma.

A causa di queste violazioni, il GPDP ha deciso di vietare temporaneamente ChatGPT. Il regolatore ha anche minacciato una multa multimilionaria se gli sviluppatori non avessero messo le cose in ordine rapidamente. Avevano venti giorni per farlo.

OpenAI ha adottato queste misure per revocare il divieto

All’inizio di questo mese, OpenAI ha inviato una lettera al regolatore italiano. In esso, lo sviluppatore ha spiegato di aver adottato ulteriori misure per conformarsi alla legislazione sulla privacy.

In un comunicato stampa, il GPDP spiega che OpenAI ha reso disponibili ulteriori informazioni sul proprio sito web. Lì, i produttori spiegano quali dati personali raccolgono e come utilizzano queste informazioni per migliorare gli algoritmi. Gli utenti hanno il diritto di opporsi a questo trattamento dei dati.

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Inoltre, è stata introdotta una schermata di apertura con i riferimenti alla nuova privacy policy e alle modalità di addestramento degli algoritmi. È presente anche un pulsante con il quale gli utenti dichiarano di essere maggiorenni. In caso contrario, non avranno più accesso al servizio. Gli italiani che utilizzano ChatGPT per la prima volta devono inserire la propria data di nascita nel modulo di registrazione digitale. Un’altra possibilità per i minorenni di utilizzare il chatbot è indicare di avere l’autorizzazione dei genitori.

Infine, le risposte errate possono essere cancellate presentando una dichiarazione: la rettifica è al momento tecnicamente impossibile.

Il regolatore francese indaga su ChatGPT

Il GPDP è soddisfatto delle misure adottate da OpenAI per migliorare la fornitura di informazioni su ChatGPT. Per questo motivo, il regolatore ha stabilito che ChatGPT sia nuovamente accessibile agli utenti italiani. La sanzione è quindi irrilevante.

Il regolatore francese CNIL ha annunciato all’inizio di questo mese che avrebbe avviato un’indagine su ChatGPT. Il garante della privacy ha affermato di aver ricevuto diversi reclami sul chatbot, presumibilmente per una presunta violazione della privacy. Non è noto quando si possano prevedere i risultati dello studio.

Vuoi poter utilizzare ChatGPT nei paesi in cui il programma è vietato? Quindi leggi il nostro articolo di approfondimento “Ottieni l’accesso a ChatGPT nei paesi vietati”.

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