Con la “radicale” Elly Schlein al timone, l’opposizione italiana ha optato per un corso progressista

Con la “radicale” Elly Schlein al timone, l’opposizione italiana ha optato per un corso progressista

Il premier italiano Giorgia Meloni ha un nuovo e formidabile oppositore all’opposizione: la progressista Elly Schlein. Il politico di 37 anni è il nuovo leader del Partito Democratico (PD), il Partito Democratico, e la prima donna a ricoprire la carica.

Domenica Schlein ha sorprendentemente battuto l’avversario Stefano Bonaccini, che poteva vantare il sostegno del partito. La “radicale” Schlein, che in precedenza aveva partecipato alle due campagne di successo dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, alla fine ha ottenuto il 54% dei voti, in gran parte grazie alla sua popolarità tra le donne ei giovani elettori.

Con lei al timone, il Pd prenderà una rotta più a sinistra. In passato ha avuto diversi litigi con la dirigenza del partito perché, a suo avviso, era troppo di destra e liberale, soprattutto sotto la guida dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Schlein è cresciuto in Svizzera e ha un passaporto americano oltre a uno italiano e uno svizzero; suo padre è degli Stati Uniti. Ha lasciato il partito nel 2015 per insoddisfazione della linea politica. Non è stato fino all’avvicinarsi delle elezioni per la leadership del partito di domenica scorsa che ha deciso di tornare al suo ex partito e poi subentrare.

Un grosso problema

Schlein, che è apertamente bisessuale, vuole abbandonare la cauta politica dei suoi predecessori e sostiene una politica progressista in materia di diritti LGBTI+, migrazione e clima. Questo aumenta notevolmente la differenza con la politica del premier Giorgia Meloni.

Ad esempio, la Meloni è contraria al matrimonio tra persone dello stesso sesso – lo definisce “non normale” – e vuole ridurre i flussi migratori verso l’Italia fermando le scialuppe di salvataggio con migranti a bordo. Parlando della tragedia del barcone di domenica al largo della Calabria, dove sono annegati almeno 64 migranti, Schlein ha detto di volersi attenere a “quelli che solo poche settimane fa hanno approvato un provvedimento per impedire i soccorsi in mare”.

“Saremo un grosso problema”, ha detto Schlein ai tifosi dopo la sua vittoria, riferendosi al governo Meloni. Promette anche di lottare per i cittadini più vulnerabili e salari migliori.

Incolla i frammenti

La Meloni dice di non aver paura di Schlein e plaude alla sua elezione. Ha detto di sperare che l’elezione di una giovane donna alla guida del Pd “aiuti la sinistra a guardare avanti piuttosto che indietro”.

Per mettere a repentaglio la posizione e le politiche della Meloni, Schlein deve prima assicurarsi che i problemi all’interno del partito vengano risolti. Il Partito Democratico è afflitto da conflitti interni. L’unità frammentata ha provocato un duro colpo nelle precedenti elezioni e ha portato alle dimissioni dell’ex leader Enrico Letta. Schlein spera non solo di raccogliere i pezzi, ma anche di raggiungere gli elettori dissenzienti con il suo viaggio contrario.

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