Negozi e supermercati sono sempre più aperti a Natale. Se vent’anni fa era impensabile poter fare la spesa durante le feste, oggi è la cosa più normale del mondo. “Capodanno e Natale sono gli unici giorni in cui quasi tutto è chiuso. Ma non ci vorrà molto”, spiega Michel Kregel, esperto di vendita al dettaglio.
Questo è stato quando il supermercato ha chiuso alle 18:00 la vigilia di Natale e non ha riaperto fino al 27 dicembre. O i giorni di Natale in cui interi centri cittadini erano quasi spenti.
Ma i tempi sono cambiati. “Ci stiamo muovendo verso un’economia 24 ore su 24 in cui negozi e supermercati sono aperti anche nei giorni festivi? Ci siamo già. Abbiamo a che fare con l’effetto IKEA. Da tempo fanno pressioni per poter aprire a Natale. Ed è un enorme successo”, afferma Kregel.
L’esperto di vendita al dettaglio prevede che anche l’orario di apertura del giorno di Natale sarà esteso nei prossimi tre anni. “Non è il Natale di anni fa quando tutto era chiuso”.
“Il Santo Stefano è una specie di shopping domenicale”
Anche Bob Gross di Openingsuren.nl vede questo sviluppo. Nel 2013, ad esempio, nel giorno di Natale erano aperti 100 supermercati nel nostro Paese. Nel 2021 erano 1700. A Santo Stefano, nel 2013 c’erano 1500 super, rispetto ai 3800 del 2021. “Soprattutto il Santo Stefano è diventato una specie di shopping domenicale”.
Secondo Gross, occorre fare una distinzione tra supermercati e negozi di altri settori. “I supermercati sono aperti più spesso il giorno di Natale e Capodanno, ma i negozi sono chiusi in altre filiali. A volte questi imprenditori non possono aprire, ma neanche questi sono i giorni più attraenti”.
La mancanza di personale è un ostacolo
Il direttore Eus Peters del Dutch Retail Council osserva che molti negozi vogliono essere aperti, ma la mancanza di personale si mette in mezzo. “Stiamo anche vedendo i viali di auto e mobili e negozi di cucine aperti il Santo Stefano. Ma non si tratta di interi centri urbani”.
Peters comprende che molti supermercati stanno scegliendo di aprire i battenti. “Le persone vogliono sempre comprare del cibo, ma non vanno necessariamente in un negozio che vende creme per il viso. Perché ne hai davvero bisogno il giorno di Santo Stefano?”
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