Conto corrente o prepagato con Iban? La scelta del risparmiatore

Il conto corrente bancario è lo strumento più utilizzato per immagazzinare denaro e accreditare somme. Ma c’è anche un altro modo, meno costoso.

Conto di risparmio corrente
Foto © AdobeStock

Fondamentalmente, il conto corrente è dove scorre il nostro denaro. Al netto di tutte le precauzioni da tenere in considerazione (non aumentare troppo l’importo, investire con strumenti che garantiscano un reddito per i nostri soldi), il conto questo è il modo principale per conservare i soldi e depositare i nostri crediti, salari alla pensione. Tuttavia, non tutti sanno che ci sono possibilità anche in altre direzioni. Questo, oltre a farci risparmiare qualcosa, potrebbe anche permetterci di chiudere il conto corrente, soggetto principalmente a provvigioni.

Uno strumento così semplice che forse proprio per questo non viene preso in considerazione. In questi casi, infatti, la forza dell’abitudine ha la precedenza sull’intenzione reale. Il punto è che mantenere i costi di esercizio è un vero problema: anzi, ancora il 20% in più di spese annuali è stato inserito nel portafoglio degli italiani che da anni hanno un conto aperto in alcuni istituti di credito. Per questo motivo è consigliabile conoscere anche le alternative. Su cui, ovviamente, mettere insieme i nostri risparmi e anche il nostro reddito.

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Salario sul conto? La scelta di fare per risparmiare è un’altra: la carta prepagata con Iban

Questa è la carta ricaricabile. Una precisazione improvvisa e necessaria, proprio per far capire una scelta conveniente ma, per banalità, spesso trascurata. Si è infatti indotti a pensare che uno strumento simile possa limitare le operazioni rispetto ad un normale conto corrente. In realtà, le transazioni finanziarie rimangono invariate (per la maggior parte) e il risparmio sarebbe garantito. Fondamentalmente ci sono pro (ad esempio risparmieresti sulle commissioni, soprattutto se l’ammontare del reddito non è estremamente elevato) e contro. Ad esempio, se la bolletta è sufficientemente alta, la soluzione ricaricabile non verrà indicata.

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Potrebbe essere più utile per uno studente fuori sede gestire i propri risparmi. Un conto standard costerebbe tra 140 e 340 euro all’anno per tutte le commissioni di gestione. Per un account online, la spesa sarebbe già inferiore (fino a 60 euro). Un prepagato con Iban ridurrebbe i costi e fornirebbe una buona flessibilità anche per gli acquisti online. Ma anche altri vantaggi, come bonifici bancari istantanei e addebito automatico di spese ricorrenti. I vantaggi riflettevano il conto ma con il dettaglio non indifferente di una gita minore.

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