Il portiere di Gattuso, meglio in campo, è stato decisivo in almeno tre occasioni. Gli azzurri non pungono e perdono Demme
Tutto si decide a Bergamo la prossima settimana. L’Atalanta ha provato a vincere a Maradona, ma gli errori dei suoi giocatori nei 15 metri finali e le ottime parate di Ospina hanno mantenuto il risultato inchiodato sullo 0-0, buono per un Napoli che recupera da un periodo negativo e necessitava di un altro convincente. prove difensive per riguadagnare l’autostima. Tutti aperti e probabilmente al Gewiss, la sfida sarà un po ‘diversa se il Napoli almeno riprenderà Osimhen.
RISORSE
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Cambia quello del Napoli che Gattuso schiera a tre con la difesa, un inedito dall’inizio ma già nel finale con il Parma il tecnico calabrese aveva allineato il suo. Rispetto a domenica, 4 nuovi innesti: Maksimovic al centro della difesa, Hysaj esterno sinistro, Bakayoko al centro e Politano in attacco. Dopo l’amara esperienza della difesa a quattro nella ripresa contro la Lazio, Gasperini torna sul 3-4-1-2 scegliendo la coppia d’attacco colombiana e le forze fresche sono Romero al centro della difesa (Palomino viene squalificato ), Gosens che torna nel girone mancino, il trequartista Pessina e Muriel. L’atteggiamento della dea è il solito: squadra molto numerosa e aggressiva. Il Napoli è più cauto e attento, evita i lavori dal basso cercando di evitare le pressioni bergamasche. Il primo tiro pericoloso è azzurro: Insignia, con Gollini che devia in angolo. Muriel risponde con una punizione insidiosa, che mette in angolo la sua connazionale Ospina. E il portiere è bravo a uscire sui piedi di Pessina, lanciato verticalmente da Muriel. Il Napoli prova palloni lunghi, ma Romero si salva a sue spese: prima con fallo tattico su Lozano, poi con un intervento durissimo su Politano, ma Fabbri non ritira mai il cartellino giallo. L’Atalanta però si rialza, magari sprecando la migliore occasione con Toloi che chiede e ottiene un triangolo da Pessina, che passa in mezzo ma finisce fuori dai pali. Il Napoli fatica a uscire e la coppia Zapata-Muriel ci riprova senza trovare forza e precisione. Alla fine dei tempi è Di Lorenzo a servire un bel pallone in area per Demme, il suo diagonale viene deviato in angolo.
OSPINA DECISIVA
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Nella ripresa la trama non cambia, con l’Atalanta che gioca la partita, e Ospina su Muriel serve una valanga per evitare il gol, con un ginocchio contuso per il portiere, felicemente assorbito. E così David è sempre reattivo per bloccare un colpo di testa di Zapata, su corner di Muriel. È tutto molto bello, tutto colombiano. Poi iniziano i cambiamenti, anche perché Demme crolla a causa di un presunto trauma cranico dopo un tiro al volo. E poi Gattuso mette in mezzo Elmas e Petagna in mezzo all’attacco per cercare di trattenere più palla e far respirare la difesa sotto pressione. In contropiede napoletano, Romero sferra una botta a Insigne: questa volta Fabbri si ricorda di avere un cartellino giallo e lo ritira (l’argentino salterà il ritorno). Ma il capitano lascia il campo per Zielinski. Gasperini cambia invece tutti i suoi attaccanti, Pasalic diventa centrocampista offensivo e Lammers e Ilicic in testa. Ma l’Atalanta cala ancora di intensità e il Napoli riesce a controllare. Con Gattuso che prova la carta di Osimhen nel finale, ma il nigeriano, nonostante in miglioramento, è ancora lontano dal ritmo del gioco.
3 febbraio 2021 (modificato il 3 febbraio 2021 | 22:49)
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