Coronablog – Jambon chiede a Italia e Austria di accogliere anche i giovani dai 12 ai 18 anni senza promemoria

In tutto il mondo, un minor numero di pazienti affetti da lebbra o tubercolosi sta trovando il modo di aiutare per paura di essere infettati dal virus corona. Lo riporta Damien Action. La pandemia interrompe la rapida individuazione delle malattie infettive. Action Damien ha visto il 20% in meno di pazienti affetti da lebbra e il 6% in meno di pazienti affetti da tubercolosi l’anno scorso.

Ogni anno, circa un milione e mezzo di persone nel mondo muoiono di tubercolosi. La malattia è ancora dilagante in Belgio, soprattutto tra i richiedenti asilo, i senzatetto e le persone svantaggiate nella capitale. Uno dei sintomi è la tosse, proprio come con il coronavirus, che aumenta la confusione tra le due malattie.

“In molti paesi disponiamo di una macchina in grado di determinare il tipo di tubercolosi che un paziente ha dall’espettorato. Questa macchina viene utilizzata anche per rilevare la corona. Il nostro personale medico ambulatoriale sa anche che se qualcuno risulta negativo per la corona, ma continua a tossire, questo necessita di ulteriori indagini, poiché potrebbe trattarsi di tubercolosi”, afferma Tine Demeulenaere, consulente medico di Damiaanactie.

Ma l’avanzata del coronavirus ha interrotto i test per un vaccino contro la lebbra. Poiché la malattia non è più diffusa nei paesi ricchi, sembra che la lebbra non sia più in circolazione, ma nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. “La lebbra non è sicuramente una notizia falsa e fa ammalare molte persone ogni anno”, avverte Demeulenaere. L’Azione Damien chiede quindi un sostegno continuo alla ricerca sulla lebbra.

Domenica 30 gennaio è la Giornata Mondiale della Lebbra. Come al solito, questo è accompagnato dal weekend della campagna di Damiaanactie. La vendita di pennarelli continuerà normalmente quest’anno. L’anno scorso, Action Damien è stata costretta dalla pandemia a organizzare la vendita online. Ma si è rivelato non essere un grande successo.

READ  il comunicato stampa e la storia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *