Firenze, 9 aprile 2021 – La Toscana nella zona arancione dato Lunedì 12 aprile, ma per niente. Come già ampiamente previsto, una fetta significativa della regione rimarrà dentro zona rossa per un’altra settimana dalle province di Firenze e Prato, ma non solo, perché ci sono anche i comuni della provincia di Pisa che fanno parte del zona sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa e quelli (di Siena) di‘Alta Valdelsa.
Già dopo l’annuncio ufficiale del Ministro della Salute, Roberto Speranza sulla zona arancione è emerso che questa non sarebbe stata una decisione valida per tutto il territorio regionale. Così, dopo una lunga consultazione con i sindaci e le autorità sanitarie, la decisione è stata spiegata dalla Regione con una nota pubblicata in serata.
La classifica della Regione: questa è ancora in rosso
“Dopo aver sentito lo stesso ministro della Salute, rimangono in zona rossa fino alle 14 di sabato 17 aprile province di Firenze e Prato, i comuni di San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto parte della provincia di Pisa ma compresa nel comprensorio socio sanitario Valdarno Empolese Valdelsa, i comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Valdelsa, Casole d’Elsa, Radicondoli inclusi nel campo socio-sanitario Alta Valdelsa, Provincia di Siena.
Le due province e le due zone socio-sanitarie superano l’indice settimanale di contagio dei 250 contagiati ogni 100.000 abitanti, limitare i dati indicati dalla legge per le misurazioni. L’atto è determinato dalla situazione ad alto rischio del sistema ospedaliero e sanitario con un’altissima occupazione di unità di terapia intensiva e un’elevata prevalenza di ricoveri nei reparti Covid. I pareri delle autorità sanitarie locali competenti concordano nel chiedere di limitare la mobilità per non gravare ulteriormente sull’ospedale e sul sistema sanitario toscano. Le decisioni sono state prese dopo un attento esame durante gli incontri con i sindaci dei territori interessati “.
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Intanto c’è chi spera di poter riaprire per l’estate, anche se in zona arancione: “Mi auguro che il Governo con il comitato tecnico-scientifico trovi il modo per consentire la progressiva riapertura come e quando i provvedimenti. nel modo più veloce e sicuro possibile le attività commerciali che si trovano nei territori della zona arancione. L’arrivo dell’estate, con temperature decisamente più miti, consente a molte attività, tra cui la ristorazione e la spesa. amministrazione, di svilupparsi all’aria aperta dove il rischio di contagio da protocolli chiari e anche rigidi, e soprattutto con la progressiva copertura dei vaccini per un numero crescente di cittadini, è una via che non si può più rimandare per salvare ciò che si può salvare. Le aziende non hanno paura dei protocolli ma dell’incertezza sul proprio destino “. Quindi il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti.
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E Giani l’ha detto sarai vaccinato con AstraZeneca: “Secondo me Draghi ha detto le cose giuste su AstraZeneca. Non mi sono ancora vaccinato, vaccinerò con AstraZeneca quando arriverà alla mia età, 62 anni, ma lo farò con convinzione perché sono convinto che abbia tutte le caratteristiche per costruire un muro contro la pandemia “. Ieri il premier Mario Draghi ha affermato che nonostante le incertezze delle ultime settimane, la fiducia dell’opinione pubblica nel vaccino anglo-svedese è diminuita meno del previsto.
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