Con l’aggiornamento delle FAQ pubblicate sul sito del governo è stato anche chiarito l’elenco delle attività commerciali aperte in zona rossa che, dal 15 marzo, coprirà undici regioni e la provincia autonoma di Trento.
di Celestina Dominelli
Con l’aggiornamento delle FAQ pubblicate sul sito del governo è stato anche chiarito l’elenco delle attività commerciali aperte in zona rossa che, dal 15 marzo, coprirà undici regioni e la provincia autonoma di Trento.
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Da lunedì 15 marzo in poi colori della regione, con metà dell’Italia in zona rossa con nuove chiusure e restrizioni. Con l’aggiornamento delle FAQ diffuso nel pomeriggio del 14 marzo, il governo ha chiarito il numero di attività che possono rimanere aperte anche nella zona rossa e queste dovranno invece chiudere i battenti. Le attività di commercio al dettaglio sono sospese, ad eccezione della vendita di generi alimentari e beni di prima necessità individuati in apposito allegato.
Sono aperti giornali, tabacchi, farmacie e drogherie
La vendita dei prodotti autorizzati può avvenire sia in esercizi commerciali “di vicinato” (piccoli negozi) che in medie e grandi strutture di vendita, anche nei centri commerciali, purché l’accesso sia consentito solo ad aziende o parti di aziende alle quali vendono i prodotti autorizzati . Restano ferme le chiusure dei centri commerciali nei giorni festivi e il giorno prima dei giorni festivi. I mercati sono chiusi, ad eccezione delle attività destinate esclusivamente alla vendita di prodotti alimentari, agricoli e orticoli. Restano aperte edicole, tabacchi, farmacie e drogherie.
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Allontanamento interpersonale e ricoveri ritardati
L’attività di commercio al dettaglio, contenuta in allegato e che può restare aperta, deve comunque essere svolta a condizione che, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, sia assicurato che gli ingressi siano ritardati e che sia impedito sostare al chiuso per più del tempo necessario all’acquisto della merce. Inoltre, le attività aperte devono aderire a protocolli o linee guida per prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in aree similari. Tra queste misure vi è il mantenimento, in tutte le attività, della distanza interpersonale e la pulizia e igiene dell’ambiente almeno due volte al giorno e secondo gli orari di apertura, nonché la garanzia di una ventilazione naturale e di un adeguato ricambio d’aria.
Maschere e guanti per lavoratori
È inoltre obbligatorio far rispettare altre misure anti-contagio, come l’ingresso uno alla volta nei negozi di quartiere (fino a 40 mq), nonché un massimo di due operatori e l’accesso regolamentato e sfalsato, proporzionale alla relativa area. aperto al pubblico, nelle medie e grandi strutture di vendita, differenziando, se possibile, le vie di ingresso e di uscita. A tal fine è obbligatorio esporre un cartello indicante il numero massimo di persone che possono essere presenti contemporaneamente all’interno dei locali. Infine, è previsto l’uso obbligatorio di maschere e guanti per i lavoratori e quello di gel per disinfettare le mani e guanti monouso, in particolare nei punti vendita di prodotti alimentari e bevande, da mettere a disposizione presso le casse. E sistemi di pagamento , nonché, ove possibile, identificare percorsi diversi per l’entrata e l’uscita.
L’elenco delle attività aperte nella zona rossa
Ed ecco l’elenco delle attività che rimarranno aperte nella zona rossa:
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