cosa cambia con il nuovo decreto

il Lazio camminare verso la zona gialla. L ‘Indice Rt si assesta regolarmente sotto a e conferma il trend di 0.79 dell’ultimo controllo effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità che, domani, redigerà il nuovo rapporto che ridisegnerà la mappa dell’Italia.

Secondo i dati attuali, sono undici – Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto – oltre alle province di Trento e Bolzano a indicare la zona gialla, avente un Rt nel valore inferiore inferiore a 1 e rischio basso o moderato, compatibile con uno “scenario 1”. Calabria, Sicilia, Basilicata, Campania e Toscana rimarrebbero nella zona arancione, che hanno un Rt prossimo a 1 e un’incidenza maggiore di 200. Niente da fare per Puglia, Sardegna e Val d’Aosta: hanno ancora numeri rossi e per non ci sarà questione di riapertura prima di maggio.

In considerazione dell’attuale situazione epidemiologica, il CTS ha quindi ritenuto “opportuno favorire un graduale e graduale allentamento delle misure di contenimento, compreso l’orario di inizio delle limitazioni alla circolazione”, ha spiegato ieri. Silvio brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e portavoce del comitato tecnico-scientifico, in una nota al termine della riunione del CTS, commentando quali saranno le nuove misure.

Di 26 aprile, come annunciato dal ministro Mario Draghi, tornano le zone gialle, gli spostamenti sono distribuiti tra le regioni equamente tra le zone rosse e arancioni (purché in presenza di certificazione verde), torni in classe fino alla fine dell’anno, le attività all’università riprendono mentre bar e ristoranti, nella zona gialla, possono rimanere aperti anche a cena, purché all’aperto. Il coprifuoco, per ora, rimane a 22. Tuttavia, per la metà di maggio sarà già programmato un audit di tutte queste misure che potrebbero essere allentate.

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Novità sul coronavirus

Dati Lazio in zona gialla

Nel rapporto ISS della scorsa settimana, oltre alla valutazione positiva dell’indice Rt, è stata evidenziata anche un’incidenza di 192 casi ogni 100.000 abitanti, scesa in sette giorni a 152. I focolai comparsi sono 812, ovvero 206 meno La settimana scorsa. Inoltre la curva di contagio degli ultimi due giorni certifica il bene che emerge anche dal report. “La Lazio è per la seconda volta consecutiva sotto i mille contagi in 24 ore”, ha spiegato il consigliere sanitario D’Amato con la Roma che ha segnato nella settimana dal 13 al 16 aprile 4433 nuovi aspetti positivi, contro 4528 dalla settimana precedente e oltre 12 mila (seimila ogni settimana), dal 23 marzo al 5 aprile.

Si allenta progressivamente anche la pressione sui servizi di terapia intensiva degli ospedali italiani, ma restano 12 le regioni con percentuali superiori al livello ritenuto critico. La percentuale media nazionale di occupazione dei posti letto dei pazienti Covid in terapia intensiva è infatti scesa al 35%, ovvero 5 punti percentuali sopra la soglia critica fissata al 30% dal Ministero della Salute, come testimoniano gli ultimi dati dell’Azienda sanitaria. servizi (Agenas), aggiornato ieri sera. La Lazio è al 37%, in una zona “tranquilla” dopo i vertici delle ultime settimane.

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Cosa cambia dal 26 aprile

Il documento del nuovo decreto firmato da Mario draghi, che non è ancora stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale ma il cui progetto è stato confermato, come già accennato in più occasioni, riporterà le zone gialle, dettando anche orari e modalità di apertura di cinema, teatri, locali, palestre, piscine , bar e scuole, dopo le linee guida sviluppate dalle Regioni. Un dato certo è che la conferma del coprifuoco rimarrà a 22 (ma non sono escluse modifiche nelle prossime settimane).

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Di 26 aprile sarà autorizzato a praticare qualsiasi attività sportiva all’aria aperta, compreso il contatto, nella zona gialla. Di1 luglio semaforo verde, sempre in zona gialla, per le attività nelle terme. Potrebbero riaprire anche parchi a tema e di divertimento. Infine, sempre 26 aprile e nella zona gialla sono consentiti gli sport all’aria aperta, comprese le partite di calcio.

Bar e ristoranti aperti nella zona gialla

Dal 26 aprile bar e ristorantidopo le manifestazioni tenutesi anche a Roma – possono essere utilizzati ai tavoli, anche a cena ma solo nella zona gialla e al di fuori. Nel frattempo, nell’area rossa e arancione, puoi continuare con l’asporto. Da giugno – e basta le notizie più importanti – potranno riaprire anche i locali interni.

Scuole

Dal 26 aprile torniamo a scuola in presenza. Tutti, compreso il liceo. I percorsi “live”, infatti, saranno garantiti nella zona rossa dal 50% al 75%, dal 70% al 100% nella zona gialla e arancione. Gli studenti universitari potranno tornare a frequentare fino al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni. Nei rossi, invece, si consiglia di favorire, in particolare, la presenza degli alunni del primo anno.

Movimenti

Dal 26 aprile sarà possibile mossa da una regione all’altra anche se sono zone rosse o arancioni, ma con la nuova “certificazione verde”. Sarà inoltre consentito – ma per il momento fino al 15 giugno – visitare amici e parenti, nella zona gialla e arancione, in una casa privata fino ad un massimo di 4 persone (in precedenza il limite era 2). La certificazione green, necessaria per spostarsi da una regione all’altra, andrà a chi:

è stato vaccinato, ovvero coloro che hanno completato il ciclo vaccinale (dura 6 mesi dalla fine del ciclo prescritto)
si ammalò di Covid e si riprese (dura 6 mesi dal certificato di cura)
fare un test molecolare o rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test)

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Palestre, spettacoli ed eventi sportivi

Di 15 maggio piscine all’aperto e stabilimenti balneari, mentre1 giugno anche palestre al coperto ma sempre (e solo) in zona gialla. Di 26 aprile riapriranno al pubblico musei, cinema, teatri, sale da concerto e live club, sempre in zona gialla, purché vi siano posti preassegnati e sia garantita una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capacità massima autorizzata è del 50% della massima e in nessun caso supera 500 spettatori nei teatri 1000 al di fuori.

Inoltre riapriranno al pubblico eventi e eventi sportivi di livello agonistico riconosciuto di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni o Comitato Paralimpico. La capienza massima è del 25% del massimo e in tutti i casi non superiore a 1000 spettatori per i sistemi esterni e 500 per i sistemi interni. È solo in alcuni casi, quindi per eventi di particolare rilevanza e sempre tenendo conto delle caratteristiche delle strutture, che sarà possibile autorizzare la presenza di un maggior numero di spettatori (Discorso che vale anche per gli europei, all’Olimpico di Roma).

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