“Così ho trasformato la mia Prinz in un’auto a zero emissioni” – Corriere.it

Fausto Golinelli ha 65 anni. Tra questi, 43 ha trascorso “lavorando come meccanico a Imola, la mia città”. Dal 1997 colleziona auto d’epoca, rigorosamente Nsu Prinz: “Ne ho ‘salvata una’ da bambino. Avevo 15 anni. La passione è nata allora”. Oggi Fausto ne ha sette di Prinz. La Nsu Prinz 30 del 1959, “il primissimo modello”, che vinse “il secondo premio per le auto “Povere ma belle” al Salone dell’Auto e Moto d’Epoca di Padova nel 2013”. La Prinz 4 del 1963, “finita sulla copertina di Classic Wheels”. Ma soprattutto la Prinz 4 del 1969, “elettrica al cento per cento”.


L’idea di un’auto d’epoca modificata nasce nel 2019, dopo aver provato una storica Fiat 500 convertita. “Ho pensato tra me e me: se hanno avuto successo con una macchina piccola, perché non farlo con una Prinz? “. Fausto parte. A marzo 2019 si reca in Germania, da Fleck Elektroauto – “dove avevo provato la Fiat 500 elettrica” ​​- e acquista il Kit Retrofit necessario per la conversione. Tornò in Italia e montò tutto: cambio, motore, batterie (16), caricabatteria e presa di ricarica. In sei mesi il lavoro era finito: “L’auto era ‘nuda’, nessuno la usava da anni. Ma il corpo era ancora in buone condizioni. L’ho riparato, dipinto e convertito”.

Restava il problema della registrazione. “Sono andato in Germania, al TÜV – Technischer Überwachungsverein, il centro di controllo tedesco – e, in poche ore, ho ottenuto l’omologazione. Scattarono foto ripetute, documentando ogni angolo dell’auto. Poi hanno fatto le prove in officina e su strada, per essere sicuri che tutto fosse in ordine e mi hanno dato il via libera”. In Italia, invece, i tempi erano più lunghi. Tra officine omologate e motori civili gli ci vollero altri quattro mesi per ottenere la documentazione necessaria. E pensare che Fausto ha esperienza sul campo. “Ho lavorato come meccanico per tutta la vita, sono il referente di Nsu in Italia per i ricambi, ho un blog dedicato a Prinz. In tanti, negli anni, mi hanno contattato per consigli e suggerimenti. Mi sono anche confrontato con altri – pochi in effetti – che sono riusciti ad ottenere la certificazione”.

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Alla fine però, il 24 gennaio 2020, è arrivata la targa italiana, “come un’auto importata dalla Germania. Con l’omologazione UE ora posso viaggiare in tutta l’Unione Europea”. Fausto usa la sua Prinz “elettrica” per la vita di tutti i giorni. Sono al passo con i tempi”. In un anno e mezzo aveva percorso più di 11.000 chilometri, «nonostante l’auto fosse rimasta in garage per quattro mesi a causa della pandemia». L’autonomia della batteria è di 100 chilometri: “Potrebbero non sembrare numerosi, ma per le mie esigenze sono più che sufficienti”. La ricarica completa in casa, non velocissima (2kw), impiega circa cinque ore, “che scendono a tre ore e mezza con una presa da 3kw”. Il cambio “originale” è collegato al motore elettrico – 15kw con alimentazione a 48 volt – tramite una cinghia dentata. “Se vuoi, l’auto può ancora essere utilizzata in quarta marcia. È come se avesse il cambio automatico…”. Con la sua Prinz 100% elettrica, Fausto Golinelli è oggi “felice, contento e zero emissioni”. E questo non nasconde una certa soddisfazione quando, girovagando per le strade, «molti si fermano curiosi. Vedono il telaio della vecchia macchina, certo, ma li colpisce ancora di più perché è così silenzioso. In questi mesi ho scoperto la praticità di un’auto elettrica, anche su una vecchia auto modificata”. Non chiedergli, però, di convertire gli altri. “Voglio godermi questo un po’.” Almeno per ora …

7 giugno 2021 (modificato 7 giugno 2021 | 10:21)

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