Covid, indice Rt in aumento Regioni in zona arancione

Secondo il nuovo rapporto dell’Iss sull’andamento settimanale dei contagi da covid-19, l’RT scende a 1,56, dall’1,43 della scorsa settimana. In aumento anche l’incidenza settimanale dei casi: 1.988 ogni 100.000 abitanti (01/07/2022 -13/01/2021), contro 1.669 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente (31/12/2021 -01/06/2021).

Nel periodo dal 22 dicembre 2021 al 4 gennaio 2022, RT è ben al di sopra della soglia epidemica. Di contro è leggermente diminuito l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero (Rt = 1,2 (1,18-1,22) del 01/04/2022 vs Rt ​​= 1,3 (1,27 -1,32) del 28/12/2021.

Ospedali in difficoltà

Anche il tasso di occupazione dei posti letto in ambito medico è aumentato del 27,6% (il precedente era del 21,6%) e in terapia intensiva del 17,5% (contro il 15,4%). I valori occupazionali più elevati per i pazienti Covid nei servizi di area non critica si registrano questa settimana in Valle d’Aosta (al 53,5% rispetto alla soglia di allerta fissata al 10%), in Calabria (al 38,7%) e in Liguria ( 37,3%). Per la terapia intensiva i valori occupazionali più elevati per i pazienti Covid si registrano invece nelle Marche (al 28,2% rispetto alla soglia di allerta del 15%), provincia autonoma di Trento (al 27,8%) e Friuli-Venezia Giulia (23,4%).

13 regioni ad alto rischio

Sono 13 le Regioni/Province autonome classificate a rischio “alto”, di cui 3 per impossibilità di valutazione, 8 Regioni/Province autonome, invece, sono classificate a rischio “moderato”. Di questi, cinque hanno molte probabilità di passare a un rischio “alto”.

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La Valle d’Aosta ha registrato questa settimana la più alta incidenza di casi di Covid-19, raggiungendo il valore di 3.087,3 casi ogni 100.000 abitanti. Seguono la Liguria con un valore di 2.845,7 casi ogni 100.000, e l’Emilia-Romagna che registra 2.783,7 casi ogni 100.000, come emerge dalla scheda sugli indicatori di supporto alle decisioni (incidenza e occupazione degli ospedali) che accompagna il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute.

Raddoppia il numero dei nuovi casi non associati alle catene di trasmissione (649.489 rispetto ai 309.903 della settimana precedente). La percentuale di casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in forte calo (13% rispetto al 16% della scorsa settimana). È diminuita anche la percentuale di casi rilevati all’esordio dei sintomi (48% vs 50%) ed è aumentata la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (39% vs 34%).

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