È un’immagine che sta migliorando, anche se per gli ospedali la curva scende più lentamente, quella rappresentata dalle autorità sanitarie durante il convegno territoriale socio-sanitario tenutosi giovedì in videoconferenza.
Mentre l’indice Rt continua a scendere a 0,78 a seguito delle chiusure delle ultime settimane, diminuisce anche l’incidenza in tutta la regione di Ferrara: i comuni dell’Alto Ferrarese, appartenenti al distretto di ponente e più legati alla Bolognese continuano ad avere incidenze più elevate ma il si possono contare sulle dita di una mano i territori con un’incidenza superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, con la maggioranza dei comuni invece di non arrivare a 150 mentre l’incidenza regionale (che richiede chiusure immediate per superare la soglia dei 250 contagi ogni 100.000 abitanti) si ferma a 148.
Buone notizie arrivano anche sul fronte delle vaccinazioni, dove Ferrara resta al vertice della graduatoria regionale del rapporto vaccinati su popolazione, con il 26,8% di Ferrara che ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 12,1% che invece ha completato il ” vaccinazione ”. Da lunedì i cittadini tra i 65 ei 69 anni potranno prenotare il siero, due settimane dopo i cittadini tra i 60 ei 64 anni, almeno secondo il piano a breve termine dell’ASL che conta anche su un’accelerazione della vaccinazione Piano con l’arrivo di dosi aggiuntive e che dal 29 aprile dovrebbe raggiungere il pieno regime con 3.300 vaccinazioni al giorno in posizioni fisse contro le 2.700 attuali. E a fronte di questo impegno, le vaccinazioni degli over 80 sono praticamente finite e quelle dei più vulnerabili si chiudono mentre progrediscono nelle fasce di età inferiore.
Continua il tracciamento della variante, che a Ferrara mostra ancora una prevalenza molto marcata della variante inglese, con un solo caso confermato del brasiliano. Un’immagine abbastanza positiva, quindi, che vede quindi una diminuzione della lavorazione dei tamponi ma non una diminuzione dell’attività del servizio sanitario pubblico, che la scorsa settimana ha individuato 433 positivi (di cui 100 nelle scuole), e ha ottenuto il follow-up di 1.727 persone.
Al momento sono 2556 i positivi nel ferrarese, di cui 243 ricoverati e di questi 37 in terapia intensiva, mentre i restanti sono tutti isolati a casa sebbene la percentuale di pazienti sintomatici aumenti leggermente, che corrisponde a un quarto dei casi attivi .
Il calo della pressione sul sistema sanitario, sebbene molto più lento del calo delle infezioni, prende in giro gli ospedali. L’azienda ospedaliera sta infatti proseguendo la trasformazione di alcuni servizi in servizi senza covid, l’ospedale della Cona ha 140 posti letto da giovedì contro i 184 della settimana precedente “e se tutto va bene potremo riprendere l’attività ordinaria nelle prossime settimane. . vieni ”, spiega la direttrice dell’ospedale Paola Bardasi.
Se l’occupazione è ancora importante, e infatti resta al 78%, è anche vero che il trend degli ingressi continua a diminuire: dagli 81 di inizio aprile sono scesi prima a 56 in una settimana poi a 46, e noi siamo In lieve calo anche il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva: 25 pazienti il giovedì, con un’età media di 60 anni e il 72% degli uomini.
Rimane però la questione dei bambini: “il numero di pazienti pediatrici ricoverati per Covid dall’inizio dell’anno è già superiore a quello di tutti i bambini ricoverati nel 2020, ed è un evento caratteristico di questa ondata”, conclude Bardasi.
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