Covid, vicino ai Giochi, nuovi contagi in Cina ai massimi dal 2020

Tra le infezioni interne, 80 riguardano Tianjin, la prima epidemia di Omicron nel Paese

La Cina ha seguito una rigorosa politica di tolleranza zero, mantenendo rigorosi controlli alle frontiere, sebbene il resto del mondo abbia iniziato a riaprire. Questo approccio si è rivelato un po’ meno efficace nelle ultime settimane con più focolari in tutto il paese vicino ai Giochi, che dovrebbero aprire il 4 febbraio.

Atleti e dirigenti hanno iniziato a dirigersi verso la capitale cinese, entrando rapidamente in un sistema di bolle a Pechino e nella vicina provincia di Hebei: un circuito chiuso che separa gli atleti e il resto dello staff dei Giochi dal pubblico in generale. .

Rafforzare le regole di accesso

Per limitare la contaminazione e tutelare l’inaugurazione dei Giochi Olimpici, Pechino ha inasprito le regole di ingresso: i viaggiatori dovranno sottoporsi a un test anti-Covid entro 72 ore dal loro arrivo in città. La nuova norma mira a facilitare il tracciamento del coronavirus e della sua variante Omicron, oltre all’obbligo già esistente di presentare un test negativo effettuato entro le 48 ore dall’arrivo in città e ad avere un codice verde sull’applicazione del monitoraggio sanitario.

Le autorità locali hanno anche chiesto ai residenti di non lasciare Pechino per le imminenti festività del capodanno lunare. La donna contagiata trovata nel fine settimana nella capitale Pechino nel distretto di Haidian non ha viaggiato fuori città né ha avuto contatti con altre persone infette, hanno riferito i funzionari sanitari della città, aggiungendo che sono stati effettuati test su circa 13.000 persone che vivono o lavorano in lo stesso campo.

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