Crisi in Ucraina, la Nato schiera navi e jet: truppe americane in allerta






Biden: “Sforzi congiunti con i leader europei per scoraggiare l’aggressione russa”

“Abbiamo discusso dei nostri sforzi congiunti per scoraggiare un’ulteriore aggressione russa, come i preparativi per imporre pesanti costi economici alla Russia e rafforzare la sicurezza sul fianco orientale”, ha affermato Trump su Twitter.

Per gli Stati Uniti è chiaro che Mosca non vuole ridurre le tensioni

Pericolosi venti di guerra stanno soffiando nell’Europa orientale e il sempre più aspro avanti e indietro tra Washington e Mosca minaccia di precipitare le cose. Così, se per l’America “è chiaro che i russi ora non intendono ridurre le tensioni”, con migliaia di soldati schierati al confine ucraino, d’altra parte il Cremlino sta attaccando l’Alleanza, colpevole secondo lui di esacerbarle, tensioni, con “annunci isterici”. “La Russia non può ignorare l’attività della Nato”, ha tuonato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov. “E il rischio che le forze armate ucraine mettano in scena provocazioni nel Donbass è ora più alto”, ha affermato.

Putin chiama il presidente cubano

Mentre a Bruxelles, i 27 ministri degli Esteri dell’Ue cercano il “coordinamento” sulla linea da seguire con Mosca, al di là della promessa di “unità” e fermezza in caso di invasione; e i russi hanno maliziosamente fatto sapere che Vladimir Putin ha sentito per caso il leader cubano Miguel Diaz-Canel in una telefonata in cui si riferiva “all’ulteriore coordinamento delle azioni dei due paesi sulla scena internazionale” nel quadro della loro ” collaborazione”.

READ  "Dopo la terza dose, la quarta e la quinta: un vaccino ogni sei mesi per sconfiggere il Coronavirus"

Ritiro dei familiari dei diplomatici statunitensi dall’Ucraina

Aleggia la minaccia svelata nei giorni scorsi di possibili “missioni militari” russe all’estero – ad esempio a Cuba e in Venezuela – se gli Stati Uniti avessero aumentato la pressione. Quel che è certo è che la tensione è fortissima. Gli Stati Uniti hanno annunciato oggi l’evacuazione delle famiglie dei diplomatici di stanza in Ucraina, una mossa che è stata copiata da vicino da Gran Bretagna e Australia.

Borrell cerca di non drammatizzare la situazione

L’Ue, su questo punto, balla da sola. “Non drammatizziamo la situazione”, ha commentato l’Alto rappresentante europeo Josep Borrell prima dell’inizio del Consiglio Affari esteri a Bruxelles, aggiungendo che “l’Ue non ritirerà il suo personale diplomatico dall’Ucraina”.

Il segretario di Stato Blinken si è collegato in videoconferenza al Consiglio, in linea con la linea di Washington del “niente sull’Europa senza gli europei”, che ha segnato nelle ultime settimane un intenso lavoro diplomatico tra le due sponde dell’Atlantico, sia tra i partner della NATO che tra i membri dell’UE Stati. Il mantra è “unità” contro la strategia aperta di Mosca di “dividere” il fronte occidentale.

In ogni caso, i segnali nascosti si moltiplicano. Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, ad esempio, ha incontrato a Bruxelles il ministro degli Esteri britannico Elizabeth Truss. Londra, invece, sta assumendo un ruolo sempre più indipendente ed estremista nei confronti della Russia, tra il giubilo dei paesi dell’Est – Il premier britannico Boris Johnson è tornato ad avvertire Vladimir Putin che l’invasione dell’Ucraina sarebbe “una fase disastrosa” , praticamente “un’altra Cecenia”.

READ  Il premier "pericoloso" Italia più morbida del previsto

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha invece annunciato un ulteriore aiuto finanziario all’Ucraina per “1,2 miliardi di euro”. Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato ma allo stesso tempo esortato l’Ue a mantenere “l’unità” (ancora quella parola) dei 27 nella difesa della “sovranità e integrità territoriale” del suo Paese.

Macron proporrà a Putin un piano di de-escalation

La chiave è dolorosa, poiché possiamo già vedere alcune crepe nella pubblicizzata posizione del granito europeo. Non sorprende che martedì il cancelliere tedesco Olaf Scholz incontrerà Emmanuel Macron, quest’ultimo annunciando che proporrà nei prossimi giorni allo zar un “percorso di de-escalation” sulla crisi ucraina. Vedremo quanto successo avrà.

Naturalmente, lo rassicura Borrell, “se la diplomazia fallisce, siamo in una fase avanzata nello sviluppo della nostra risposta, che sarà rapida e coordinata, non solo a livello Ue ma da un punto di vista internazionale”. Sono queste le famigerate sanzioni senza precedenti contro Mosca sulle quali lo stesso Borrell, per il momento, ha invocato “discrezione” per preservarne “l’efficacia”.

Stoltenberg: “L’invasione russa dell’Ucraina avrà costi importanti” “Siamo d’accordo sul fatto che qualsiasi ulteriore aggressione russa contro l’Ucraina avrà costi elevati”, ha scritto il segretario generale della NATO Stoltenberg in un tweet alla fine del tavolo con il presidente Biden e i leader europei. Al vertice a cui hanno partecipato Draghi, Macron, Scholz, Duda e Johnson, è stato ribadito il sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. Sono state inoltre ribadite l’importanza di mantenere il più stretto coordinamento tra gli alleati e la necessità di una risposta comune.

READ  Insegnante in Francia accoltellato a morte da uno studente

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *