Due scontri diretti, entrambi in trasferta, e tre partite contro le tre squadre che attualmente occupano il terzo ultimo della classifica.
Con questo calendario, il Milano si sta avvicinando allo sprint finale per guadagnarsi un posto nel prossimo Champions League, un traguardo a lungo dato per scontato quando i rossoneri sognavano lo scudetto, ma rimesso in discussione dalla pessima prestazione dei primi mesi del 2021.
Dopo il crollo con la Lazio, la seconda sconfitta consecutiva seguita dalla sconfitta casalinga contro il Sassuolo nel turno preliminare, il Benevento dal grande ex Pippo Inzaghi, a sua volta in crisi nera ed è sceso alla terzultima posizione.
Se l’unico precedente in Serie A tra le due formazioni scuote il Milan, che appena tre anni fa (21 aprile 2018) ha perso 1-0 in casa contro un Benevento di fatto già retrocesso in Serie B, e già capace dell’andata di vincere contro i rossoneri il primo punto A della loro storia dopo le sconfitte (con gol del portiere Alberto Brignoli …), a far sorridere i tifosi sarà il ritorno di Zlatan Ibrahimovic.
Dopo la squalifica causata dall’espulsione contro il Parma, il conseguente infortunio muscolare è previsto per lo svedese titolare ed è pronto a mettere la squadra sulle spalle per raggiungere l’obiettivo minimo della stagione.
Inoltre, se riuscisse a tornare a segnare contro il Benevento Ibra, potrebbe sistemare un record storico a livello europeo, fare anche meglio di Cristiano Ronaldo: quel sannita può infatti diventare l’ottantesima vittima diversa dello svedese, come nessuno è riuscito a fare nei primi cinque Europei di Anni 2000.
Il primo a trarne vantaggio, è ovvio, sarebbe Stefano Pioli. La crisi di rendimento del Milan ha infatti portato alla diffusione di voci sulla possibile mancata riconferma dell’allenatore Emilien in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League.
La società non ha commentato, ma secondo quanto riportato da ‘Tuttosport’ l’intenzione del Milan sarebbe comunque quella di andare avanti con Pioli anche la prossima stagione, a prescindere dalla classifica del campionato in corso. I meriti dell’allenatore anche a livello di gestione degli spogliatoi non sono infatti in discussione e superano ogni responsabilità per il calo subito dalla squadra.
OMNISPORT | 29-04-2021 13:38
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