Dea, braccio di ferro con Gomez. Inter prima, per capire le controparti

L’addio di Alejandro gomez ora sembra scritto. L’intervista di oggi non ha certo spento il fuoco che arde sotto le ceneri, anche perché Antonio Percassi ha deciso di non esporsi dopo un mese di polemiche, inversioni sperate, richieste di assegnazione e risse negli spogliatoi, schierandosi apertamente con l’allenatore. Qualcosa che Gomez aveva già capito fino in fondo qualche settimana fa, con l’uscita sui social che aveva fatto molto rumore prima della partita contro la Juventus, un incontro a tre dove erano rubate parole grosse.

IL PAPUA NON CAMBIA LA SUA IDEA – Com’è possibile che tutto sia cambiato in un mese? Gomez è stato il primo a sbagliare, rifiutandosi di spostarsi a destra, Gasperini ha messo la benzina sul fuoco negli spogliatoi e lo stesso Papu ha poi risposto chiedendo scuse che non sono mai arrivate dall’allenatore. . Una questione di principio. Due settimane fa, prima del fallimento del ricorso contro i rom, la dirigenza era convinta a riprendere il rapporto. Il problema, al netto delle scuse, era anche contrattuale: dopo Al Nassr c’era una promessa di rinnovo fino al 2024, che non si è realizzata.

ETÀ, STIPENDIO E INTER – Gomez avrà presto 33 anni, arrivare al 2024 sarebbe un’operazione fino a 36 e con uno stipendio molto più alto di tutti gli altri. Nessuno ha più di 2 milioni, l’argentino sì. Ecco perché l’anticipazione di una rivoluzione non è un problema del genere. L’Atalanta perde il miglior giocatore degli ultimi anni, ma anche lo stipendio più pesante, chiude una plusvalenza e chiederà sempre una donazione a chi arriva. L’Inter ha raggiunto un accordo Papua (fino al 2023, 2,5 milioni di euro più bonus, opzione per un’altra stagione) ma non con l’Atalanta. I bergamaschi chiedono difensore Lorenzo Pirola (18, in prestito al Monza), la risposta è stata schifosa, propone l’Inter Gaetano Oristanio (18) che, tuttavia, non può essere scambiato con i papuani. I rapporti con Suning sono ottimi, l’impressione è che Gomez finirà per muoversi poco se non per qualche clamorosa sorpresa.

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