Inizia la marcia verso le nuove trasmissioni del digitale terrestre in alta definizione. Sconto di 100 euro senza limite di reddito, 250 milioni disponibili. Ecco chi deve sostituire la TV e come puoi scoprirlo
ROMA. Llunedì 23 agosto è previsto un bonus per l’acquisto di televisori compatibili con i nuovi standard tecnologici di trasmissione del digitale terrestre. Dal 1 gennaio 2023sarà infatti completata la riorganizzazione delle frequenze e il definitivo passaggio al modello Dvbt-2. Già dal 15 ottobre di quest’anno è previsto un primo passo e alcuni programmi nazionali saranno visibili solo in alta definizione.
Per non finire con lo schermo nero, gli spettatori saranno costretti a sostituire i televisori acquistati prima del 22 dicembre 2018. Oppure c’è un’alternativa: tenere la TV, soprattutto se è ancora in buone condizioni, e compra un decoder, ovvero un dispositivo che converte le informazioni e le rende decifrabili anche per un vecchio televisore.
Ma gli sconti potrebbero slittare. Davide RossiSpiega l’amministratore delegato di Airs-Confcommercio, associazione che riunisce le principali catene di elettronica: “C’è molta preoccupazione, lunedì rischiamo una falsa partenza. Siamo in contatto con il ministero perché non abbiamo ancora ricevuto l’iter di approvazione per le imprese sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Il venditore, infatti, deve verificare che il cliente sia in regola con il pagamento della royalty Rai e non abbia già usufruito del bonus”.
Per uscire dallo stallo delle scommesse, suggeriscono di inserire i dati sulla vecchia piattaforma di bonus. “Ci proveremo – dice Rossi – ma non sappiamo se saremo in grado di soddisfare le richieste”.
COME FUNZIONA
Il nuovo bonus tv ne offre uno 20% di riduzionefino ad un massimo di 100 euro per chi acquista un dispositivo smaltindo quello vecchio: per ottenere l’incentivo basta scaricare l’apposito modulo e presentarlo al rivenditore o anche alle isole ecologiche autorizzate che rilasceranno un certificato.
A differenza della precedente concessione, che resta in vigore e cumulabile (50 euro per chi ha un ISEE fino a 20mila euro), questo premio è destinato a tutti i cittadini senza limiti da Isee.
La copertura prevista per la misura è quantificata in 250 milioni euro e il bonus in teoria può essere richiesto entro la fine del 2022, ma le risorse potrebbero esaurirsi prima.
Il provvedimento individua tre condizioni per beneficiare dell’incentivo: residenza in Italia, rimozione di un televisore e pagamento del canone Rai. Potranno accedere allo stabilimento anche i cittadini di 75 anni esonerati dal pagamento dell’abbonamento.
Sono stimati a oltre 10 milioni di televisori da rottamare. I fornitori prevedono che, rispetto a un fatturato annuo standard di circa 4,5 milioni di schermi, si prevede che raggiungerà i 6 milioni entro l’anno.
IL DECODIFICATORE Per chi non vuole affrontare la grossa spesa dell’acquisto di un nuovo televisore, soprattutto se quello che ha funziona ancora bene, l’alternativa è acquistare l’apposito decoder. Attenzione però: verifica che il dispositivo sia dotato di sintonizzatore DVB-T2 con codifica HEVC a 10 bit. Ci sono modelli più semplici che costano intorno 30 euro e modelli più avanzati a cui possono accedere più di 100 euro.
LA MAPPA DELLA FREQUENZA
La prima area ad essere riorganizzata, dal 15 novembre al 18 dicembre, sarà la Sardegna. Dopo Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e, fino a giugno 2022, interesserà progressivamente le altre regioni (l’ultima sarà Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, dal 1° maggio al 30 giugno 2022).
Per fare un controllo, è necessario visualizzare i canali di prova 100 e 200. Se vedi Raiuno su canale 1, poi su 100 la scritta “Prova Hevc Main10Se viene visualizzato l’avviso, il televisore è compatibile con il nuovo standard di trasmissione.
ATTACCO DEI CONSUMATORI
Rosario Trefiletti Il presidente di Centro Consumatori Italia definisce l’incentivo come “vergognosamente sbagliato: rende più facile acquistare grandi televisori 50-60 pollici perché solo spendendo tanti soldi su questi formati si può ottenere uno sconto. 100 euro. Non dico che siano persone ricche, ma ricche sì, forse non hanno bisogno di questo dono. I pensionati ei poveri – ricorda – che sono i più colpiti perché in possesso di vecchie apparecchiature, acquisteranno piccoli schermi quindi lo sconto del 20% è irrisorio”.
Trefiletti propone di “modificare le percentuali: lasciare l’incentivo del 20% sopra i 50 pollici e aumentarlo al 40% per chi acquista 20-30 pollici”.
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