Djokovic perde la testa contro Berrettini al Roland Garros. Sputa e colpisci i cruscotti- Corriere.it

Serbo a Parigi ha scatenato il suo repertorio di brutali accelerazioni e chirurgici cambi di direzione, ma si è distinto anche per gli slanci che hanno accompagnato la sua carriera negli anni. Come quando nel primo set sul 3-1 dopo un punto dell’italiano che si è trovato sulla linea, ha sputato per terra. Frustrato per non aver concluso il match sul 40-30, l’episodio non è stato sanzionato, in questi casi scatta l’ammonizione. Non è un buon esempio, ma gli azzurri non hanno fatto polemica: continuo a migliorare e che sia stata una partita difficile per Nole è comprensibile dal suo grido a fine partita. Berrettini era molto più arrabbiato per l’interruzione del match: è stato un peccato, quando sono tornato in campo avevo le gambe di marmo. Non mi è piaciuto ma è più grande di noi e devi adattarti.



Anzi, il nervosismo di Nole continuato e aumentato dopo la sospensione per far uscire gli spettatori dallo stadio a causa del coprifuoco che inizia alle 23 in Francia. Grazie ad una caduta sulla terra battuta, il numero uno del mondo è esploso lanciandosi contro i cartelloni di bordo e prendendoli a calci. Gesto ripetuto quando Berrettini ha annullato il suo secondo match point. Il terzo, ha vinto la partita e di nuovo il suo atteggiamento ha fatto discutere: perché gridava con rabbia. Ma ancora una volta Djokovic non nuovo all’intemperanza: nel 2020 è stato squalificato dagli US Open per aver colpito un guardalinee con una palla dopo una partita vagante. burrasca la scorsa estate per l’organizzazione dell’Adria Tour, il torneo a porte aperte con tribune piene e misure di distanziamento sociale inesistenti in cui diversi tennisti hanno contratto il Covid, compreso se stesso e il suo allenatore. Questo torneo è stato un errore, lo ammetterò più tardi. Le sue posizioni sui vaccini (Spero che non diventino mai obbligatori hanno scatenato polemiche infinite.

READ  Niels Wittich conquista il primo posto in Bahrain dopo l'ex presidente Michael Masi

Ma perché tanta rabbia nel match contro Berettini, quando, al contrario, era stato molto silenzioso con Musetti? È stata una serata speciale – ha spiegato – le condizioni sono cambiate improvvisamente: prima c’era il pubblico sugli spalti e poi ci siamo ritrovati soli nello stadio vuoto. L’energia che ti dà un pubblico speciale. È stata una partita molto complicata, per entrambi, fino all’ultimo punto. Una vera battaglia, avrei dovuto chiuderla nel tie-break del terzo set quando ne ho avuto l’occasione. A 34 anni, il vincitore del 18 Slam sa che il suo tennis fisico richiede un alto consumo di energia, ha voluto dosarlo prima di affrontare il mostro Nadal (13 vittorie al Roland Garros). Berrettini gli ha fatto confondere il piano.

10 giugno 2021 (modificato il 10 giugno 2021 | 18:09)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *