Dozzine temono di nuovo la morte dopo che una barca di migranti si è ribaltata in rotta verso l’Italia

Dozzine temono di nuovo la morte dopo che una barca di migranti si è ribaltata in rotta verso l’Italia

Almeno 30 persone risultano disperse nel Mediterraneo dopo che un barcone di migranti proveniente dalla Libia si è capovolto a causa del maltempo. Finora sono diciassette le persone salvate dall’acqua, riferisce la Guardia Costiera italiana, secondo le agenzie di stampa internazionali. Le organizzazioni umanitarie temono per la vita dei dispersi. Secondo l’ONG Mediterranea Saving Humans, la barca sarebbe partita per l’Italia, ma domenica mattina si è ribaltata a circa 180 chilometri a nord-ovest della città libica di Bengasi.

Le operazioni di salvataggio sono ancora in corso nell’area, supportate da navi mercantili nell’area e dal servizio di frontiera dell’UE Frontex. Alarm Phone, un’organizzazione che riceve le chiamate di soccorso dalle navi di migranti, ha detto che le autorità erano già state avvertite sabato che la barca con quasi 50 persone a bordo aveva bisogno di soccorsi immediati. La guardia costiera italiana ha dichiarato domenica che il ribaltamento è avvenuto fuori dalla zona di ricerca e soccorso italiana.

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Discussione sulla migrazione in Italia

Dopo che una barca di migranti è affondata fatalmente al largo delle coste italiane due settimane fa, l’apparato di salvataggio dei rifugiati in Italia è stato messo sotto esame. Il 26 febbraio, quasi 80 persone sono state uccise quando uno sloop da pesca sovraffollato si è rotto in due ed è affondato. Quattordici bambini, compreso un neonato, sono tra i morti. Questo disastro ha nuovamente inasprito il dibattito sui migranti nella politica italiana.

Il governo Meloni ha una dura politica migratoria, denunciata dai membri dell’opposizione. Ad esempio, alla fine dell’anno scorso è stata approvata una legge che vieta alle ONG di continuare a cercare altri migranti in mare dopo un’operazione di salvataggio. Il numero di migranti che arrivano in Italia, soprattutto dal Nord Africa, è in aumento quest’anno. Entro il 10 marzo di quest’anno, circa 17.600 persone avevano già raggiunto il paese, rispetto alle 6.000 circa nello stesso periodo dell’anno scorso. Centinaia di persone sono morte anche nel tentativo di attraversare il Mediterraneo verso l’Europa.

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