Ecco la nuova R6 (500 cc!)

Come ora sai, Yamaha ha produzione della R6 omologata sospesa, per concentrarsi solo sulla versione “Race”, che può essere utilizzata solo tra i marciapiedi. Nuovo Gara R6 È spinta da un motore da 599 cc, 4 cilindri, 4 valvole in grado di erogare 118 CV ed è dotata di un infinito kit di accessori pensati per la pista.

Ma mentre qui manca in parte la supersportiva media di Iwata, ecco la sua “sorella”, o meglio il suo clone, nata in Cina! Questa è la Huaying R6, che in realtà è la copia spudorata della Yamaha R6. E questa volta siamo oltre ogni limite, visto che le finte R6 copiano – o cercano di copiare – la sportiva delle Tre Diapason in tutti i modi. Dal nome, che è identico, anche sulle carene sono presenti i loghi Yamaha (anche se contrastano fortemente con gli adesivi HRC!).

Come sempre in questi casi, la parte tecnica della Huaying R6, invece, non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella della sua musa ispiratrice. La moto cinese tralascia il 4 cilindri da 599 cm3 che Yamaha monta sulla sua R6 per far posto a una bicilindrica da 500 cm3. L’origine e le prestazioni di questo motore non sono note, ma possiamo immaginare che sia il “solito” motore cinese che abbiamo già visto su altri cloni. Lo stesso vale per l’impianto frenante e le sospensioni, che dubitiamo molto possano anche avvicinarsi in termini di prestazioni a quelle di serie.

Dal punto di vista estetico nulla è stato lasciato al caso la cinese R6 che è praticamente identica alla sorella giapponese, con le sue linee tese e muscolose e il cupolino appuntito che nasconde i fari. Solo lo scarico, e gli abbinamenti cromatici sbagliati, differiscono da quelli della Yamaha originale. Anche la strumentazione non ha nulla a che vedere con quella di serie, ma è composta da un contagiri che accende le barre LED quando aumenta il regime del motore e da un piccolo display LCD con le informazioni di base. Più strumentazione in stile Kawasaki, a dire il vero.

READ  Canoni Rai, cosa bisogna fare per ottenere l'esenzione

Va da sé che questa “pseudo” R6 non può lasciare i mercati asiatici, dove viene venduta a circa 3.000 euro, perché il suo produttore avrebbe seri problemi di diritti. Sempre che la Yamaha non si sia già trasferita a Huaying…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *