“Ecco la telefonata con Raitre”

La Rai nega la censura. Ecco la chiamataFedez, protagonista del concerto del 1 ° maggio con un monologo su Bill Zan, ha postato su Twitter la registrazione della telefonata con Rai 24 ore prima dell’evento. L’artista, prima della performance odierna ‘hui, ha fatto riferimento alle pressioni a cui sarebbe stato sottoposto ad ammorbidire il testo del discorso, in cui attaccava la Lega ed in particolare il senatore Ostellari, relatore di Zan Ddl. “Sono contento di essere sul palco del 1 ° maggio, non mi aspettavo una smentita dalla Rai in merito cosa é successo ieri. Sono stato chiamato, hanno detto parole come “devi adattarti a un sistema” o “non puoi dire i nomi che fai”. Volevo evitarlo, ma quando mi definisco bugiardo, mi ritrovo costretto a pubblicare la telefonata, una delle più spiacevoli della mia vita ”, dice Fedez su Instagram.


Leggi anche

RAI – I post del rapper seguono la nota postata dalla Rai. << Rai3 e Rai sono sempre state aperte al dibattito e al confronto di opinioni, nel rispetto di ogni posizione politica e culturale. Questo è completamente sbagliato e è infondato affermare che la Rai abbia preventivamente richiesto i testi degli artisti ha preso parte al tradizionale concerto del 1 maggio, per il semplice motivo che lo è falso, questo è qualcosa che non è mai successo. Né Rai né il management di Rai3 hanno mai operato alcuna forma di censura preventiva nei confronti di un concertista: Rai trasmette un prodotto editoriale realizzato da una società di produzione in collaborazione con CGIL, CISL e UIL, che si occupa della produzione e dell’organizzazione di il concerto, così come i rapporti con gli artisti. Ciò include la raccolta di testi, come di consueto ”, osserva Rai.

READ  "Non mi lascia scrivere sul profilo dei Pink Floyd" - Corriere.it

“La Festa del Lavoro, come hanno ricordato nei loro interventi i segretari di Cgil, Cisl e Uil, è proprio una festa, cioè la celebrazione delle conquiste dei lavoratori e dei loro diritti, sanciti dalla Costituzione e dallo Statuto, di cui i sindacati diventate i guardiani e i campioni. Ed è proprio a queste conquiste ea questi diritti, minacciati ora da una pandemia globale che sta erodendo l’occupazione, a cui è dedicato questo 1 ° maggio ”conclude la nota.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *