So di essere arrivato qui con tanti sacrifici, con tanto lavoro, tante sconfitte e tante delusioni. Mi sono sempre alzato in piedi e mi sono rimboccato le maniche e so che tutto quello che è successo è solo a causa del duro lavoro. Non mi tocca affatto e non gli rispondo perché gli darei solo importanza”. Marcel Jacobs risponde così alla polemica sollevato dal Washington Post e accuse di doping sei degli Stati Uniti. La medaglia d’oro nei 100 metri piani a Tokyo 2020 risponde anche a domanda sulle scarpe sollevato da Usain Bolt: “Sono praticamente identici tra loro, ho fatto volontariamente delle prove con l’optojump sui 60 metri tra le vecchie e le nuove scarpe. In realtà è più una sensazione che la scarpa stessa. Non abbiamo visto grosse differenze rispetto ai dati: le velocità, le frequenze, sono le stesse. Si tratta più di come calzare la scarpa, tutto qui”.
Le risposte di Marcell Jacobs al doping e alle scarpe da trucco
Jacobs ha parlato dopo la qualificazione alla staffetta azzurra nella 4×100: il quartetto composto da lui, Lorenzo Patta Eseosa Desalu e Filippo Tortu ha ottenuto il quarto tempo assoluto dopo Giamaica, Cina e Canada e il record italiano, l’ennesimo portato a casa del campione di Desenzano del Garda. Nella finale di domani, Jacobs ha detto che la squadra “darà il 110%”. Poi ha svelato un aneddoto sulla medaglia d’oro vinta: “Ci dormo, perché faccio ancora fatica a raggiungere il 100%, sono ancora chiuso in paese. Dorme con me, ogni tanto la guardo e la ammiro”. Poi spiega che presto si recherà negli USA: “Sto iniziando a riconnettermi con mio padre e parte della mia famiglia. Per questo ho pensato di passare più tempo in America ma non ho intenzione di andarci a vivere, qui ho tutto quello che mi serve”.
Contro Jacobs è arrivata la difesa del presidente della World Athletics Sebastian Coe: “Sono in politica da troppo tempo per essere coinvolto in queste cose. C’è un sistema antidoping di cui mi fido e che garantisce la certezza di ogni prestazione. Questa è solo speculazione. Ho seguito i suoi progressi – ha aggiunto Coe, presidente del mondiale di atletica leggera e oro olimpico dei 1500 – ha alle spalle un buon allenamento, un buon allenatore. Una tale impresa nell’atletica può capitare: il progresso nel nostro sport è lineare e statistico”. Il 21 agosto, Jacobs tornerà in pista allo stadio della Coppa del Mondo 2022, faccia a faccia con l’argento di Tokyo Fred Kerley e i colleghi americani Baker, Gatlin e Gillespie. Sarà tra i protagonisti più attesi della Prefontaine Classic di Eugene, Oregon, Stati Uniti, durante l’ottava tappa della Wanda Diamond League in programma sabato 21 agosto.
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