ecco l’era dello spazio “normalizzato” – Corriere.it

a partire dal Massimo Gaggi

Per Laura Shepard una missione suborbitale con Bezos. Nell’era spaziale, mai tanti voli con umani in un solo anno: nel 2021 erano 13, l’anno prossimo potrebbero essere di più

NEW YORK – Quando, a settembre dello scorso anno, Tom Cruise annunciò che avrebbe girato un film nello spazio, molti rimasero scioccati. È bello essere un attore-stuntman
con scatti senza cascate appesi al muro di un grattacielo o sull’ala di un aereo, ma l’astronauta è un’altra cosa: consigli per specialisti, persone fisicamente preparate e addestrate da molto tempo. Un anno dopo, il progetto della star americana è stato interrotto semplicemente perché era il 5 ottobre. L’attrice russa Yulia Peresild ha visitato la Stazione Spaziale Internazionale con il produttore Klim Shipenko a bordo di una capsula spaziale Soyuz che ha lasciato il cosmodromo di Baikonur in Kazakistan e ha girato il suo film in orbita.

Un film che diventerà il simbolo di standardizzazione delle missioni spaziali. Voli che, fino ad allora rari e quasi sempre riservati ad equipaggi professionisti, si moltiplicarono nel 2021 con capsule che accolsero anche molti civili senza una formazione specifica: l’inizio dell’era del turismo spaziale. Infine, in ordine cronologico, la terza missione Blue Origin che ieri ha lanciato sei persone – quattro viaggiatori paganti e due ospiti – in un volo suborbitale brevissimo (10 minuti e 13 secondi) ma sufficiente, raggiungendo una distanza di 110 chilometri dalla Terra, per dare la sensazione di volare nello spazio. Uno degli ospiti, Laura Shepard Churchley, figlia di Alan Shepard, il primo astronauta americano che nel 1961 raggiunse l’altitudine di 190 chilometri con una navicella spaziale Mercury, in un volo durato 15 minuti.

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Entusiasti dell’esperienza e delle sensazioni provate seduta davanti a una grande finestra o fluttuante in assenza di gravità (mentre il padre, 60 anni fa, ha fatto un volo molto complicato ed ha rischiato di annegare dopo l’ammaraggio dell’astronave), Laura è appena uscita dalla capsula ha detto che non vedeva il tempo di ripetere l’esperimento. Sì, ma la prossima volta che paghi Jeff Bezos ha risposto immediatamente., il miliardario fondatore di Amazon e anche proprietario di Blue Origin che, pochi mesi fa, era a bordo del primo volo della sua compagnia.

È anche un segno di spazio standardizzato: nell’ultimo anno sono già stati effettuati 13 lanci di missili con uomini a bordo. Più di ogni altro anno nella storia dell’era spaziale. Poco prima di Bezos, un altro miliardario fondatore di compagnie di astronautica è stato ucciso nello spazio: Richard Branson, proprietario di Virgin Galactic. Ai cinque voli suborbitali di queste due compagnie private americane si aggiungono le missioni reali, i voli in orbita, principalmente diretti verso la Stazione Spaziale Internazionale, dello SpaceX di Elon Musk e quelli della russa Soyuz (di cui una aveva a bordo un pagando miliardario dei giapponesi) e quelli degli astronauti cinesi.

Ci saranno ancora più voli l’anno prossimo (Blue Origin da solo ne ha sei) con dozzine di turisti spaziali. Ovviamente niente avventure per tutti. Axiom Space, una società di Houston, offre viaggi spaziali in orbita con Space X per $ 50 milioni per ogni posto su una capsule Dragon di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. Il suo vice, Bezos, non dice quanto addebita ai suoi viaggiatori, ma Blue Origin ha già incassato $ 100 milioni: quindi ogni passeggero pagante deve aver pagato diversi milioni. risolutamente a basso prezzoin confronto, Virgin Galactic di Branson, che addebita tariffe di poco più di $ 450.000.

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11 dicembre 2021 (modificato l’11 dicembre 2021 | 22:25)

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