A San Siro una grande partita per la squadra di Spalletti che ha subito preso il vantaggio e lo ha difeso per tutta la gara. Polemiche sull’annullamento del sorteggio: il Var vede Giroud in fuorigioco
Contro Gattuso, nove mesi fa, Il Milan china la testa davanti al Napoli (0-1), dare lo scudetto d’inverno all’Inter con un giorno d’anticipo (+4) e chiedendosi del crisetto che lo afferra. La banda di Pioli è scivolata in un tunnel nero da cui non possono più uscire, hanno perso lo sprint, la loro leggerezza, forse il loro entusiasmo, sicuramente il loro equilibrio e il risultato allarmante: solo due vittorie nelle ultime 7 partite in cui sono appena 8 punti spintonato. Una miseria per chi vuole pensare in grande. Ci vuole una svolta a partire dalla trasferta di Empoli di mercoledì, l’ultima del 2021. Ma questa sconfitta pesa e non poco sul la decisione dell’arbitro Massa di annullare il pareggio di Kessie negli anni Novanta. Il Milan diventa specialista nello sprint finale: Ibra lo aveva salvato a Udine, questa volta ci ha pensato il centrocampista ivoriano, ma il suo tiro d’orgoglio è stato annullato dal fischio di Imperia dopo un veloce passaggio nel Var: ll’arbitro considera attiva la posizione di Giroud, in campo alle spalle di Juan Jesus. Un episodio che scatena la rabbia dei tifosi milanesi.
Il Napoli approfitta dell’impresa, vince con lo spirito del provinciale, si difende bene Il golletto di Elmas dopo soli cinque minuti e si affida alla difesa, certo rattoppata, ma pur sempre la migliore del campionato. A San Siro, perdendo con l’Inter, aveva iniziato la sua caduta, ora sogna una ripartenza gloriosa. Intanto raggiunge il Milan al secondo posto, 4 punti sotto l’Inter e Spalletti respira. Con questo atteggiamento e in attesa del ritorno dei padroni di casa (assenti in 5 questa volta), il Napoli può pensare in grande.
Si comincia (e finirà anche…) con il cori odiosi di discriminazione territoriale della curva sud Milano di fronte ai napoletani, che costerà una multa al Diavolo. La risposta è stata la rete di Elmas nel primo affondo dopo il calcio d’angolo morbido di Zielinski sul primo palo. Stadio del ghiaccio dappertutto. Anche il Milan, duramente colpito, ha faticato a legare i fili di una brutta partita. Il Napoli, pareggiato da Spalletti senza Mertens ma con l’ex Petagna e con Lozano preferito a Politano, subito arrembante, veloce nelle verticalizzazioni e desideroso di sfruttare l’ampiezza del campo per mettere in difficoltà gli avversari. Il Milan riparte dopo un quarto d’ora e il primo palo di Ibrahim sul secondo palo, lontano dalla portata di Ospina, è il primo segnale di reazione. Per quella di Pioli non è più la squadra dei bei tempi, che ha fatto faville: c’è una mancanza di ritmo e intensità, specialmente le transizioni di miglio all’ora. Messias, titolare al posto di Saelemaekers, non sbaglia mai l’uomo, Diaz si perde nella trequarti affollata, Krunic avrebbe bisogno di qualità per registrare. Il Milan nel primo tempo ha solo un’occasione in più per pareggiare, un sinistro della disperazione di Florenzi da fuori area al 36′. Ma anche il Napoli, dopo un avvio fulminante, lascia a desiderare, cade, perde troppo spesso palla in uscita, difficilmente riesce ad allungare nella metà campo milanese.
Il rovescio della medaglia rimane quindi in bilico. E il Milan prova a ripartire a testa bassa, impegnando Ospina due volte in un minuto con il sinistro di Ibra all’incrocio e il più prevedibile di Messias. Ma il Diavolo costretto ad allungare e loro sono Le scivolate provvidenziali di Tomori su Petagna e davanti a Lozano per evitare problemi seri.
Pioli sente che il Milan ha bisogno di una scossa e prova la doppia carta di centravanti, al fianco di Giroud a Ibra con Messias e Saelemaekers (dentro per il grigio Diaz) larghi e molto alti. Ma i rossoneri si svegliano solo per lo sconclusionato assalto finale. Il gol di Kessie annullato dal Var sembra una bufala. Ma il Milan che aveva incantato a inizio stagione è sparito e non può essere solo colpa della stanchezza o degli infortuni. Tocca a Pioli, che non ha mai battuto Spalletti, ritrovare la magia ancestrale.
19 dicembre 2021 (modificato il 19 dicembre 2021 | 23:18)
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