Fratture di braccia e gambe e una colonna vertebrale deformata: ad esempio una bambina di nove anni è stata trovata nei pressi di Napoli. ‘Elsa’ non aveva mai dormito in un letto dalla nascita ed era gravemente malnutrita. Inoltre, non è mai stata a scuola e non può parlare. Il destino della ragazza trascurata tocca l’Italia.
Karen Van Eyken
Ultimo aggiornamento:
15:24
Fonte:
La Repubblica, Il Giornale, Sky TG24
La pietà di un vicino ha causato una svolta nella vita di Elsa. Dopo aver riferito alle autorità cittadine, gli assistenti sociali hanno trovato la ragazza in queste condizioni spaventose. Le hanno dato il nome Elsa – dal nome della principessa Disney del film “Frozen” – per proteggere la sua identità. È intervenuto il tribunale per i minorenni, dopo di che il bambino è stato ricoverato per un mese all’ospedale pediatrico. I suoi genitori sono finiti in prigione ei suoi fratelli sono stati affidati.
La piccola “è stata indescrivibilmente trascurata sin dalla nascita”, ha detto Luca Trapanese, assessore alle politiche sociali di Napoli. Non è ancora chiaro come questa negligenza possa durare così a lungo e non è stata notata prima dalle autorità competenti. Ad esempio, la ragazza non è mai andata a scuola, ma nessuno se ne è accorto. Non era scomparsa, non sembrava esistere.
I suoi genitori non si sono nemmeno presi la briga di darle da mangiare. Solo i suoi fratelli minori le davano segretamente biscotti e latte. Elsa non ha mai dormito in un letto e di conseguenza la sua spina dorsale è contorta, impedendole di sdraiarsi normalmente. La ragazza ha anche più braccia e gambe rotte che non sono mai guarite correttamente, presumibilmente è stata picchiata spesso.
Elsa è ora assistita dagli educatori, infermieri e terapisti dedicati de La Casa di Matteo, un’organizzazione senza scopo di lucro che accoglie bambini gravemente malati che non hanno una famiglia che si prenda cura di loro.
recupero
Per la prima volta nella sua vita, Elsa è abbracciata e circondata dall’amore. Nonostante la situazione della ragazza sia precaria, i primi segnali di ripresa sono già visibili. «Non parla ancora, ma sorride regolarmente», dice con commozione Marco Caramanna, presidente di Casa di Matteo. Non ha ancora imparato a masticare, ma grazie alle pappe e ai frullati che la aiutano ad abituarsi a nuovi sapori, la sua curiosità per i cibi normali è ora desta. “Questo è un grande segno”, affermano i suoi speranzosi supervisori.
La ragazza ha i tendini accorciati, il che significa che alcuni movimenti non sono possibili per lei al momento. Può iniziare un programma di riabilitazione a settembre. Gli specialisti verificheranno quindi fino a che punto Elsa può riprendersi. Se mai sarà in grado di camminare e camminare come gli altri bambini, il tempo lo dirà. “Ma soprattutto vogliamo che Elsa capisca cosa significa essere amati. Ci auguriamo che rinasca così da potersi lasciare alle spalle l’orrore del suo passato.
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