Risorse di liquidità al servizio delle famiglie e delle imprese immesse nel sistema, nel corso del 2020 dal governo “,erano enormi e hanno il vantaggio di non avere un impatto immediato sul rapporto debito pubblico / PIL“. Questo è quanto emerge dal relazione presentato oggi da Mediocredito Centrale e Svimez sull’impatto delle misure introdotte dai decreti Liquidità, Cura Italia e Relance.
“L’impatto sul debito pubblico delle garanzie di credito concesse dal Fondo – spiega il documento – è determinato dal rischio di esecuzione delle stesse, ovvero dalla qualità del credito sottostante. Sia al momento della concessione iniziale che in qualsiasi momento successivo, Mediocredito Centrale valuta la qualità del credito su cui ha apposto la garanzia dello Stato, calcolando la perdita attesa derivante dal mancato rimborso dei finanziamenti“.
Pertanto, prosegue il report, “sulla base di questa quantificazione, si giunge a determinare la quantità attesa di coperture che dovranno essere predisposte per rispondere alla costituzione di garanzie da parte delle banche per far fronte alle insolvenze. L’entità di queste coperture determina l’onere sulle finanze pubbliche in ogni periodo e quindi l’impatto sul debito pubblico.“, spiega il rapporto.
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