Enrico Vaime, uno dei più importanti autori della televisione e della radio italiana, è morto domenica 28 marzo all’ospedale Gemelli di Roma. Aveva 85 anni.
“Sono entrato in Rai tanti anni fa, con un concorso pubblico. Con me sono entrati Liliana Cavani, Giuliana Berlinguer, Francesca Sanvitale, Carlo Fuscagni, Giovanni Mariotti, Leardo Castellani. A quel punto hanno capito che era rischioso e non hanno fatto più niente ”. Enrico Vaime, considerato uno dei più grandi autori di radio e televisione, è morto oggi, domenica 28 marzo, all’Ospedale Gemelli di Roma, all’età di 85 anni. A dare la notizia, attraverso un tweet, il collega Fabio Di Iorio: “Enrico Vaime era la persona più bella, colta e intelligente del mondo. Se n’è andato e siamo tutti molto più poveri ”.
Vaime era uno sceneggiatore, scrittore e presentatore. Ha collaborato alla stesura di molti programmi di successo come “Quelli della Domenica”, “Canzonissima”, “Tante scusa” e “Risatissima”. Associato ad Italo Terzoli, è autore di tutte le hit di Gino Bramieri, dalla radio “Batto quattro” al varietà “GB: Show”. Ha scritto fiction e numerosi musical teatrali, in particolare per la coppia Garinei e Giovannini. Direttore dal 1980 del programma radiofonico “Black Out”, da lui diretto con Fabio Fazio, Simona Marchini e Pierfrancesco Poggi, ha inoltre pubblicato numerosi libri.
In un’intervista nel 2012, ha detto: “Avevo insegnanti Straordinari, che non intendevano diventare maestri, ma sono stati, da Marchesi a Flaiano, da Zavattini a Bianciardi: uomini con cui ho lavorato e ai quali ho dato stima e attenzione sino alla fine. L’ho raccontato mille volte: circolano più o meno gli stessi aneddoti. Certo che oggi è tutto un po ‘stanco, tutto è un po’ a brandelli, sì. Deploro i grandi polemisti, i grandi satirici, gli scrittori, cioè le persone che hanno saputo guardare le cose, cogliendo il lato grottesco e girando un po ‘tutto il brodo per arrivare a una conclusione giudicata positiva “.
Ha parlato dei maestri ma ha parlato anche di se stesso, della sua scrittura. Il successo che gli è valso una grande notorietà come autore è “Canzonissima 68” con un formidabile trio: Mina, Walter Chiari e Paolo Panelli. “Eppure – ricorda Vaime – la trasmissione è iniziata con grande difficoltà. Tutti gli autori erano fuggiti, si erano letteralmente sciolti. E siamo stati chiamati a mettere in scena questo programma a margine di cui la Rai sembrava non poter fare a meno. Ma non siamo mai andati d’accordo. Ovviamente prima abbiamo accettato tutto e poi siamo diventati selettivi. Ma appena mettiamo un po ‘di arroganza, il destino ci riporterebbe sulla terra ”.
Ci sono innumerevoli programmi a cui si è iscritto qualche anno fa: ha scritto i testi per la trasmissione “La giostra”, presentata da Enrica Bonaccorti, per “… Et compagnie belle” (che ha diretto anche con Mara Venier) e per “Ieri oggi e… domani?”. Nel 1996 firma la commedia teatrale “L’uomo che ha inventato la televisione” interpretata da Pippo Baudo. C’era una frase che gli piaceva ripetere e che oggi, purtroppo, possiamo leggere come la sua epigrafe: “Coraggio, è finita!” È una frase da usare anche con eccessiva facilità. È un classico, Flavien come matrice, ed è anche vero. Il meglio è finito: forse; tuttavia, speriamo ancora di no. Non vedo l’ora di fare i prossimi passi che faranno i miei figli ”.
28 marzo 2021 (modificato il 28 marzo 2021 | 23:42)
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