Facchinetti: “Sanremo, che amarezze Nessun ricordo di Stefano d’Orazio”

Facchinetti:

Stefano D’Orazio


(Foto di Archivio)


“Dobbiamo onorare la memoria di un grande artista, di un rappresentante storico della canzone italiana più famosa e celebrata nel mondo, di un protagonista di quella stessa tappa dove vinse con una delle canzoni più belle che non hanno mai vinto il Festival , “The Lonely Men”, da persona bella, schietta, intelligente e fedele. Insomma, non possiamo dimenticare di rivolgere un applauso a Stefano D’Orazio, che insieme ai Pooh ha rappresentato la stagione più feconda della nostra grande canzone italiana “. Lo ha scritto Roby Facchinetti su Facebook domenica 7 marzo, all’indomani dell’ultima serata del Festival di Sanremo, durante il quale nessuna parola di ricordo è stata pronunciata per lo storico batterista dei Pooh Stefano D’Orazio, scomparso lo scorso novembre, parole che il Festival “aveva promesso, anzi garantito”, sottolinea Facchinetti.

“Un Festival chiamato” della canzone “- scrive il cantante – non poteva certo dimenticare di chiedere a te ea chi ci segue da casa, qualche secondo di attenzione per inviare un pensiero e un applauso alla memoria segnata da Stefano D’Orazio . Ciao Stefano, non ti dimenticheremo mai ”. Ieri sera – prosegue Facchinetti – sono rimasto sveglio quasi fino alle tre, in attesa che Amadeus o qualcuno gli dicesse parole come queste “. “Non per presunzione – prosegue il cantante – ma perché il Festival di Sanremo li aveva promessi. Anzi, garantito. Il ricordo di Stefano era nel programma ufficiale, seppur in tarda ora, e come tale è stato confermato anche alla stampa ”. “C’è solo amarezza – conclude Roby -. E non importa se si tratta di sconsideratezza, ignoranza, negligenza o maleducazione. Davvero, le cause non contano. Il fatto resta indimenticabile “

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