Famiglia simpatica, assassina: “Ci ha mandato la foto della basilica, era lui” | L’aggressore aveva già accoltellato un uomo nel 2016

Il 21enne, sbarcato a Lampedusa e poi identificato a Bari il 9 ottobre, aveva da poco preso contatti con la sua famiglia. “Mi ha chiamato appena arrivato in Francia”, dice la madre.

Aveva già accoltellato un uomo nel 2016 Brahim Issaoui aveva già accoltellato un uomo in Tunisia. I fatti risalgono al 2016, quando aveva 17 anni, nella cittadina tunisina di Thyna, nel governatorato di Sfax. Il 21enne è stato arrestato ed è finito in carcere.

Indagine sull’attentato: secondo arresto Un secondo uomo è stato arrestato nell’ambito dell’indagine antiterrorismo francese sull’attacco. Lo riporta Radio Europe 1 citando fonti giudiziarie. Secondo l’emittente, l’arresto sarebbe stato in contatto con il killer tunisino arrivato a Nizza pochi giorni dopo essere entrato in Europa dall’Italia. Un altro individuo sospettato di aver avuto contatti con il terrorista è stato arrestato giovedì sera.

Ministro dell’Interno: “la Francia è in guerra” “La Francia è in guerra. Siamo in guerra con un nemico sia interno che esterno. Siamo in guerra con l’ideologia islamista”. È così che il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin, all’indomani dell’attentato alla basilica di Notre-Dame a Nizza dove hanno perso la vita tre persone. “L’islamismo è una forma di fascismo del XXI secolo, un estremismo che dobbiamo combattere”, ha aggiunto.

Il gruppo tunisino denuncia l’attacco terroristico La procura antiterrorismo di Tunisi ha aperto un’indagine sulla presunta esistenza del “gruppo Al Mahdi nel sud della Tunisia” e sul suo potenziale coinvolgimento nell’attacco terroristico di Nizza. L’indagine è iniziata a seguito di un post sui social media di un uomo che afferma di far parte della rete terroristica e rivendica la responsabilità dell’atto.

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