“Ferrari, vendetta dopo un anno buio”

Mauro Forghieri aspetta la nuova Ferrari come un normale tifoso del Cavallino. L’ex Cavallino disegnatore di tante monoposto vincitrici è stato sfidato dalla Gazzetta dello Sport che, in una bellissima intervista ad Andrea Cremonesi, ricorda le presentazioni della Scuderia in F1 durante l’era Drake.

E “Furia” dopo aver vissuto un 2020 difficile per la Gestione Sportiva, si aspetta un rilancio della Ferrari … “Normalmente quando prendi lo stipendio tendi a reagire. Nella storia, le migliori squadre hanno sempre avuto dopo un’annata negativa, una ripresa in quella successiva ”.

“La Ferrari ha certamente i mezzi e gli uomini per riscattarsi, non so se ha chi può comandare. Oggi è fondamentale avere qualcuno che sappia farlo, che sappia scegliere gli uomini e metterli al posto giusto ”.

Oggi avviene il lancio di una monoposto con uno spettacolo sul sito ufficiale e sui social. All’epoca del Commendatore ammette che le cose erano diverse… “La sua stessa presenza ha oscurato la macchina, ha reso l’evento speciale. Amava parlare con i giornalisti e per loro è stato ovviamente un momento clou. Il teatro era spesso il circuito di Fiorano, perché poi, terminata la presentazione, ci siamo voltati ”.

Forghieri ricorda nel cuore la Ferrari, quella che vinse il primo mondiale con Niki Lauda… “Ebbene, quella che considero veramente mia: la 312 T del 1975, quella che aveva un grip molto dinamico: una macchina all’avanguardia” .

La Ferrari potrà contare su Charles Leclerc e Carlos Sainz: “È importante avere piloti veloci. Senza di esso, non sei costretto a osare di concepire. Toglie la voglia di fare troppo. Ma oggi i piloti hanno maggiori responsabilità che ai miei tempi. All’epoca dovevano solo andare veloci, oggi devono avere una cultura automobilistica molto avanzata. Devono essere in grado di influenzare il progetto, di guidare lo sviluppo come meglio credono ”.

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