Francia, 100.000 persone in piazza contro il colletto verde. E tornano i gilet gialli – Corriere.it

di Stefano Montefiori

La tessera sanitaria si trasforma in “nazista” con l’ormai consueto confronto tra la tessera verde e la stella gialla che i nazisti imposero agli ebrei

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI – Libertà contro il pass nazista Questo è lo slogan più pronunciato dai manifestanti, libertà contro la tessera sanitaria trasformata in “nazista” con l’ormai consueto paragone tra la tessera verde e la stella gialla che i nazisti imposero agli ebrei. Migliaia di persone sono scese per le strade di Parigi e in tutta la Francia per il terzo sabato delle sfilate no vax, che sempre più si trasformano in generiche esplosioni di protesta contro “il sistema”: gli obiettivi sono i test anti-Covid, il vaccino e l’obbligo dei certificati associati, ma anche Big Pharma ( farmaceutici), e quindi le multinazionali, il capitalismo, la riforma delle pensioni e Macron, il “presidente dei ricchi” di cui si chiedono le dimissioni.

A Montepellier, i manifestanti hanno preso di mira una farmacia e la tenda usata per i tamponi, gridando “collaboratore”, collaborazionista (altro riferimento al nazismo), al farmacista, che è stato costretto a smontare la tenda e chiudere il negozio. A Nizza grida di “collaborazione” contro il sindaco Christian Estrosi che incoraggia i cittadini a farsi vaccinare, e l’immagine di un gruppo di vigili del fuoco alla testa del corteo dei manifestanti. Quattro processioni a Parigi, di cui uno organizzato da ravvivare i gilet gialli, convergeva su Place de la République poi alla Bastiglia con gli ormai consueti scontri tra manifestanti e poliziotti in tenuta antisommossa: dalle violente frange del corteo che lanciavano sassi, bottiglie, bidoni della spazzatura bruciati, e qualche calcio e pugno. ufficiali; dalla polizia gas lacrimogeni, manganelli e idranti, secondo un copione che si ripete da novembre 2018 con la rivolta dei gilet gialli, aveva proseguito durante gli scioperi contro la riforma delle pensioni, ha vissuto la pausa contenitiva della primavera 2020 e ora sembra ricominciare, nonostante sia il 31 luglio e che molte città – in particolare Parigi – vuoto per le feste.

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La sinistra radicale e l’estrema destra si contendono i favori della protesta, il tessera sanitaria richiesta da Macron e odiato da una minoranza della popolazione (la maggioranza corre a farsi vaccinare) dà nuovo slancio a forze politiche che sembravano in difficoltà, appena un anno dopo le elezioni presidenziali della primavera 2022. “Le manifestazioni di oggi vanno capite e rispettate – afferma Jean-Luc Mélenchon, leader della sinistra. Della Francia Insoumise -. il la tessera sanitaria è una falsa buona idea, un assurdo controllo generalizzato, incoerente e pericoloso per l’illusione di protezione che diffonde”.

“Siamo più di 100mila solo a Parigi, in piena estate, Macron ha solo una cosa da fare, la valigia!“Grida al microfono Florian Philippot, ex braccio destro di Marine Le Pen e fondatore di Movimento dei patrioti che sembra aver trovato un nuovo spazio politico grazie all’opposizione al vaccino. La stessa Marine Le Pen, a lungo indecisa tra sostenere alla campagna di vaccinazione (per rafforzare il suo lato responsabile) e per protestare (per non perdere i voti anti-sistema), ora ha deciso di schierarsi senza remore contro il lasciapassare sanitario deciso dal rivale Macron.

Mentre nell’ovest della Francia appaiono false ghigliottine con slogan contro Macron e contro i deputati che hanno votato per il decreto attuativo della tessera sanitaria, il governo non si arrende, grazie all’aumento delle vaccinazioni, che raggiungono le 800 dosi in un giorno. La folla che ovunque in Francia in piena estate protesta contro il pass sanitario è a fatto politico che non può essere ignorato. Ma anche la maggior parte dei francesi che non sfilano perché accettano di usare l’unica arma disponibile contro la pandemia e sono vaccinati, mentre la diffusione della variante delta preoccupa gli scienziati.

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Nel suo Discorso del 12 luglio, Macron ha già detto che “a seconda dell’evoluzione della situazione, dovremo senza dubbio porci la domanda di Vaccinazione obbligatoria per tutti i francesi“. E nonostante le manifestazioni e gli slogan, il tema del vaccino obbligatorio torna ora nelle parole del deputato macronista François Jolivet:”I dadi non vaccinati della variante delta, in tutte le fasce d’età. Se nelle prossime settimane saremo costretti a un nuovo confinamento o a rimandare gli interventi negli ospedali perché pieni di non vaccinati, dovrà prevalere l’interesse collettivo e dovremo valutare di rendere obbligatorio il vaccino”.

31 luglio 2021 (modificato il 31 luglio 2021 | 22:22)

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