Il gasdotto Nord Stream tra Russia e Germania è sotto i riflettori da settimane. La Russia ha ridotto il flusso di gas al 40% del normale. Ha citato la turbina mancante come motivo, ma la Germania ha accusato la Russia di giochi politici. Secondo Berlino, Gazprom ha ancora una turbina di riserva per garantire la fornitura di gas. Nonostante ciò, la Germania ha compiuto sforzi per recuperare la turbina dal Canada. Questo paese ha accettato, nonostante le pressioni dell’Ucraina, e quindi ha fatto un’eccezione alle proprie sanzioni contro la Russia.
Nel frattempo, Nord Stream è stato chiuso questa settimana per manutenzione programmata. Si teme che dopo tale manutenzione non venga ripristinata l’erogazione del gas. La dichiarazione di Gazprom alimenta ulteriormente queste paure.
A causa della possibilità di una quantità ancora minore di gas, i paesi europei stanno cercando di diventare meno dipendenti dal gas russo a un ritmo accelerato. Ad esempio, la Germania sta cercando di importare più gas naturale liquefatto (GNL) e chiede aiuto al gruppo petrolifero e del gas francese TotalEnergies. TotalEnergies vuole fornire un terminale galleggiante in cui questo GNL viene immagazzinato e riconvertito in forma gassosa.
L’Ungheria ha dichiarato l’emergenza energetica e vietato tutte le esportazioni di combustibili fossili. Questo paese vuole anche comprare più gas, per non rimanere senza benzina questo inverno.
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